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Cus, la Bologna che vince e che piace

Passerella di campioni in Cappella Farnese. Il commissario di Bologna, Anna Maria Cancellieri, insieme con il subcommissario Michele Formiglio, il dirigente del settore sport Alfeo Brognara e Roberto Diolaiti, responsabile del settore ambiente, premiano gli atleti e le società che si sono distinte nel corso del 2010.
C'è tutto il meglio di Bologna c'è, lo diciamo con un pizzico d'orgoglio, tanto Cus Bologna. Davvero tanto. Marco Cerè, storico allenatore biancorosso, insieme con Tommaso Martinelli, Nicola Sanasi e Simone Cesari riceve il premio per il secondo posto ottenuto agli Europei dalla squadra di hockey indoor. Francesco Franceschetti, al quale la sezione hockey dedica tutti i trionfi, in qualità di presidente del braccio sportivo dell'Alma Mater Studiorum, ritira il premio per Marco Seppi, campione italiano di orienteering. Pensate che sia finito qui? No, perché c'è da celebrare il titolo vinto dall'ultimate frisbee.

In Cappella Farnese sfilano con orgoglio e posano per i fotografi Tommaso Righi e Marco Barattini. Ma gli applausi per il Cus non sono ancora finiti perché nella grande famiglia biancorossa inseriamo un grande amico, Stefano Cipressi, campione del mondo a squadra nella canoa K1. C'è un quinto pezzo del Cus Bologna che fa capolino, virtualmente, in Sala Farnese. Già, perché l'amministrazione comunale distribuisce un volume dal titolo "Bologna, da quest'angolo di sport". Sono raccolte le immagini più belle e vincenti di un anno di sport. E c'è la foto della squadra di basket del Cus Bologna che, agli Europei di Poznan, ha conquistato il terzo posto, miglior risultato di sempre di un ateneo italiano. Ce n'è abbastanza, per una fredda ma intensa mattinata di metà dicembre, per capire quanto il Cus Bologna di Francesco Franceschetti faccia per lo sport delle Due Torri. E quanto sia importante.