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Cinque giorni tra i fumetti

Dal 2 al 6 marzo torna Bilbolbul, il festival internazionale del fumetto giunto quest'anno alla quinta edizione. Con una serie di appuntamenti promossi dalla Facoltà di Lettere e Filosofia
Bilbolbul

C'è anche la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Alma Mater tra i protagonisti di Bilbolbul, il festival internazionale del fumetto in programma a Bologna dal 2 al 6 marzo. La Facoltà ha contribuito ad organizzare una serie di importanti incontri dedicati al rapporto tra fumetto e letteratura, tema principale quest'anno del festival curato dall'associazione Hamelin e giunto alla sua quinta edizione.

Si comincerà il 3 marzo, con l'incontro dedicato a José Muñoz "La vita non è un fumetto, baby" (16,30, Facoltà di Lettere e Filosofia). Sarà poi la volta di Ben Katchor, uno dei più affermati graphic novelist americani che ha dedicato il suo lavoro a raccontare storie legate alla cultura ebraica newyorkese (4 marzo, 15,30, Facoltà di Lettere e Filosofia). Edmond Baudoin è invece un autore francese che ha collaborato con celebri scrittori quali Le Clézio, Tahar Ben Jelloun, Philippe Chartro e da ultimo Fred Vargas, di cui ha illustrato il romanzo "I quattro fiumi": a lui è dedicato l'incontro "La musica del disegno" (5 marzo alle 11, Auditorium della Biblioteca Sala Borsa). Infine sarà il bolognese Vittorio Giardino, "papà" di Max Fridman e dell'investigatore privato Sam Pezzo, ad incontrare il pubblico (5 marzo, 17,30, Auditorium della Biblioteca Sala Borsa).

Il festival dedicherà anche quest'anno uno spazio importante ai grandi autori, con due mostre realizzate nelle sale del Museo Civico Archeologico. Una grande retrospettiva sarà dedicata all'argentino José Muñoz, uno dei principali maestri del fumetto contemporaneo: il suo personaggio più famoso, il cinico detective Alack Sinner, ha influenzato generazioni di fumettisti. "Sulla Soglia" è invece il titolo della mostra dedicata a Vanna Vinci (cagliaritana di nascita, bolognese di adozione), una delle autrici più significative del panorama italiano. La caratteristica principale delle sue storie è la presenza costante di protagoniste adolescenti, che si dividono tra un percorso di crescita e di formazione quotidiano e incursioni nel mondo onirico e fantastico.

I bambini e il loro rapporto con i fumetti saranno un altro aspetto fondamentale del festival. Tra le tante iniziative, uno spazio a loro interamente dedicato nelle sale della Cineteca di Bologna che ospiterà mostre, laboratori, proiezioni e incontri con gli autori. Piazza Nettuno sarà poi il teatro di un grande gioco di lettura dedicato ai Mumin, piccoli troll creati dalla finlandese Tove Jansson, una delle autrici per ragazzi più amate del nord Europa.