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Di dotte conversazioni, di passione e di geometria

Il Quartetto Strehler e il pianoforte di Paolo Marzocchi insieme per un concerto con musiche di Haydn, Schumann, Stravinskij e, in prima assoluta, dello stesso Marzocchi
Il Quartetto Strehler

Il Quartetto d’archi Strehler in concerto con Paolo Marzocchi nell’ambito della stagione concertistica a cura di Maurizio Giani e Carla Cuomo per La Soffitta 2011. Appuntamento martedì 29 marzo, alle 21, nell'Auditorium dei Laboratori Dms (via Azzo Gardino, 65a). Titolo della serata: "Di dotte conversazioni, di passione e di geometria". In programma: "Quartetto in Do maggiore op. 76 n.3" di Franz Joseph Haydn, "Trois Pièces pour quatuor à cordes" di Igor’ Stravinskij, "Quintetto in Mi bemolle maggiore op. 44" di Robert Schumann, "Il reticolo di Bravais" di Paolo Marzocchi, in prima esecuzione assoluta.

Nel 1796-97 Franz Joseph Haydn compone i sei "Quartetti op. 76", dedicati al conte Joseph Erdödy: è il culmine di una trentennale dedizione al genere quartettistico. Notissimo il terzo quartetto, in Do maggiore, che nel secondo tempo esibisce la severa e serena melodia composta da Haydn in onore dell’imperatore Francesco II, poi adottata nel 1922 come inno nazionale tedesco. Paolo Marzocchi presenta la prima esecuzione assoluta del suo "Reticolo di Bravais", brano quartettistico ispirato al principio geometrico escogitato nel 1845 dal cristallografo Auguste Bravais: una struttura elementare denominata "cella primitiva" determina lo sviluppo d’ogni sistema cristallino. Qui è un canone a quattro voci che decreta il raggiungimento dell’equilibrio. Pubblicate nel 1922, le "Trois piecès pour quatuor à cordes" di Igor’ Stravinskij risalgono al 1914-15. L’epigrammatica brevità e la ricerca timbrica contrassegnano il minuscolo capolavoro; la scrittura "corale" effonde un’atmosfera mistica, in linea con quella religiosità che sarà un tratto distintivo dello Stravinskij maturo. Robert Schumann compose il "Quintetto con pianoforte op. 44" nell’autunno del 1842, in meno d’un mese; fu eseguito per la prima volta l’anno dopo al Gewandhaus di Lipsia. L’organico innovativo troverà emuli insigni, a cominciare da Brahms.

Il Quartetto Strehler è composto da Francesco Comisso (violino), Filippo Gianinetti (violino), Joël Imperial (viola) e Marco Radaelli (violoncello). Fu fondato da Andrea Jonasson Strehler, vedova del grande regista teatrale la quale ha riunito quattro musicisti di diversa provenienza, per ridare voce a un violino appartenuto ad Alberta Ferrari, violinista e madre di Giorgio Strehler.

L'ingresso alla serata è gratuito, con distribuzione di coupon da un'ora prima, fino esaurimento posti.