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Laura Bassi. Emblema e primato nella scienza del Settecento

Laura Bassi. Emblema e primato nella scienza del Settecento

Autore: Luisa Cifarelli e Raffaella Simili (a cura di)

Editore: Editrice Compositori

Prezzo: 30 euro

Il libro raccoglie scritti di vari esperti che inquadrano l'epoca storica e i personaggi che hanno gravitato attorno alla figura eccezionale della prima socia dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna e prima donna in Europa ad ottenere una cattedra universitaria per l'insegnamento della fisica

Nel 1732, Laura Bassi è la prima socia dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna; nello stesso anno sarà la prima donna in Europa ad ottenere una cattedra universitaria per l'insegnamento della fisica (allora denominata filosofia naturale).

In occasione del tricentenario della nascita dell'illustre scienziata bolognese, la Società Italiana di Fisica e la Società Italiana di Storia della Scienza, in collaborazione con l'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, hanno inteso renderle omaggio pubblicando questo volume. Il libro raccoglie scritti di vari esperti che inquadrano l'epoca storica e i personaggi che hanno gravitato attorno alla sua figura eccezionale e ne pongono in evidenza i contributi scientifici anche attraverso la descrizione del notevole patrimonio di strumenti del laboratorio che la "dottoressa" aveva costruito assieme al marito-scienziato Giuseppe Veratti.

Interessante e difficile la storia di Laura Bassi, scienziata si, ma unica donna fra uomini, che deve dimostrare il suo valore per ottenere privilegi a quel tempo riservati ai soli uomini. Ma il suo insegnamento innovativo e il suo spirito sperimentale le permisero di superare barriere ancora oggi troppo presenti. Un emblema dunque quello di Laura scienziata e primato come donna.

Il volume è di carattere divulgativo e il contenuto originale, prerogative che lo rendono adatto ad un pubblico sia di cultori che di semplici interessati alla storia della scienza. I testi sono integralmente o parzialmente tradotti in lingua inglese, per far conoscere a un pubblico anche straniero la straordinaria eredità intellettuale che Laura Bassi ci ha lasciato a partire da quello spettacolare secolo che è stato il Settecento.