Arte, techne, vita. Scritti critici 1955-2007

Il volume "Arte, techne, vita", a cura di Carlo Bordone e con scritti introduttivi di Mario Bertoni, Franco Guerzoni e Sandro Serra, raccoglie in modo organico interventi, presentazioni e articoli di Emilio Mattioli che spaziano dalle teorie del sublime alla fotografia, dall’urbanistica al cinema, dalla pittura realista degli anni cinquanta allo sperimentalismo e all’astrazione dei decenni successivi. L'intendo non è solo ristampare e rendere di nuovo accessibili interventi apparsi in pubblicazioni divenute ben presto introvabili, ma anche per dare rilievo a questa parte della vita di Mattioli di studioso e appassionato d’arte.

Dalla raccolta emergono anche i differenti aspetti fondamentali dell’uomo: ce n’è uno legato alla figura istituzionale, al Mattioli accademico che si rivolge alle arti visive con un’attenzione e un taglio che non sono quelli tipici del critico di professione, un altro è quello dell’amico che frequenta il mondo degli artisti coi quali condivide la passione della pesca e le serate in trattoria o in casa dell’amico Mario Molinari, e poi c’è l’intellettuale impegnato politicamente che interviene nelle scelte urbanistiche e nelle polemiche culturali.

Ciò consente, tra l’altro, di comprendere un percorso individuale che è stato a volte tangente e a volte critico e distante, rimanendo però sempre intelligente e appassionato, spesso anticipatore, mai superficiale.

Emilio Mattioli (Modena, 1933-2007) dopo avere compiuto gli studi classici e avere insegnato al Liceo "L. A. Muratori" di Modena, è stato docente di Poetica e retorica al Dipartimento di Estetica dell’Università di Bologna, diretto da Luciano Anceschi. Divenuto ordinario di Estetica, ha insegnato nelle università di Cosenza, Palermo e Trieste. Collaboratore della rivista "il Verri" fin dal primo numero, uscito nel 1956, dai primi anni cinquanta socio dell’Associazione "Amici dell’Arte" e per diversi anni socio del circolo culturale "Formiggini", Mattioli ha preso attivamente parte alla vita culturale della sua città natale, dove per cinque anni (dal 1980 al 1985) è stato consigliere comunale, eletto come indipendente di sinistra. Classicista affermato e studioso di teorie estetiche e retoriche, tra cui spiccano gli interessi per la traduzione e il sublime, Mattioli ha legato la sua fama alle pubblicazioni "Luciano e l’umanesimo" (1980), "Studi di poetica e retorica" (1983), "Interpretazioni dello Pseudo-Longino" (1988), "Contributi alla teoria della traduzione letteraria" (1993), "Ritmo e traduzione" (2001).