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Terzo posto nel campionato italiano di hockey indoor

Il Cus Bologna supera l'Hc Roma per 5 a 4 (nella stagione regolare i capitolini avevano vinto due volte su due contro il braccio sportivo dell'Alma Mater Studiorum) e conquista il terzo posto nel campionato italiano di hockey indoor.
Un bronzo importante per onorare la memoria di Gianfranco "Gianni" Politi, il portiere del primo scudetto scomparso la settimana scorsa. Un bronzo importante per il futuro di questa disciplina ("abbiamo dato spazio anche ai nostri giovani", dice con legittimo orgoglio il tecnico biancorosso Federico Panieri), un bronzo conquistato davanti al presidente del Cus Bologna, Francesco Franceschetti e al presidente del Comitato per lo Sport Universitario Roberto Farnè.

Un bronzo importante perché la macchina organizzativa del Cus Bologna (grazie anche agli sponsor Mas, Softmel e Perlino Mobili) si conferma inappuntabile nel weekend che ha costretto Bologna a dichiarare la serrata per neve.

Al PalaCus, invece, si gioca regolarmente, si gioca in un bel clima e davanti a tanta gente. "E' stata la partita del cuore - commenta a caldo Federico Panieri che ora, dopo questo terzo posto, vorrebbe abbandonare la panchina -. Volevo questo successo per la nostra gente, perché si giocava in casa. E davvero abbiamo giocato con grinta e determinazione. Siamo andati subito sotto, ma ruotando tutti gli uomini a mia disposizione, abbiamo ribaltato la gara. Eravamo sul 5 a 2 grazie alle doppiette di Stasiouk e di Martinelli e al gol di Cesari. Poi qualche errore di troppo di Sanasi e loro sono tornati in partita".

"Credo che abbiano spostato la porta - racconta ridendo Sanasi -. Il fatto è che a un certo punto avevo perso tutti i punti di riferimento".
Non li ha persi il Cus e non li ha persi nemmeno Panieri che recrimina anche per la sua espulsione. "I due fischietti oggi non mi sono proprio piaciuti. Forse è anche per questo che il nostro successo vale doppio". Ringrazia capitan Daniele Gadda, "che ha risposto presente nonostante stia vivendo un momento particolarre", esalta Collina, "che è tornato a giocare" e tutto il gruppo, dal primo dei giocatore al fisioterapista.

"E' il bronzo di un gruppo che ha un forte senso di appartenenza e che continuerà a raccogliere risultati importanti anche negli anni a venire", dice Panieri che continua a dire che dopo questa medaglia di bronzo smetterà di allenare. Ma si può credergli pensando che i suoi ragazzi vogliono continuare proprio per lui?

Il Cus ha vinto ancora sotto il piano organizzativo. Facendo parlare di se, dell'Università e pure dell'associazione che si occupa della lotta alla sclerosi multipla (Aism) presente con un apposito banchetto.