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Presentato il sequenziatore per lo studio del genoma

La nuova macchina per la ricerca genomica del Centro Interdipartimentale dell'Università di Bologna di Ricerche sul Cancro "Giorgio Prodi" è l'unica del genere a Bologna: verrà utilizzata non solo in ambito oncologico, ma anche in campo agroalimentare, veterinario, microbiologico e antropologico-forense. Per potenziare queste sinergie, l’Università di Bologna ha creato un Integrated Research Team (IRT) denominato AlmaSeq
Presentato il sequenziatore per lo studio del genoma

Il Centro Interdipartimentale di Ricerche sul Cancro "Giorgio Prodi" (CIRC) dell’Alma Mater Studiorum ha presentato questa mattina il nuovo sequenziatore HiScanSQ, l’unica macchina di next generation sequencing ad alta produttività dedicata alla ricerca genomica presente a Bologna. Lo strumento verrà utilizzato per ricerche in ambito oncologico, ma anche in campo agroalimentare, microbiologico, veterinario e antropologico-forense, settori nei quali la ricerca genomica rappresenta il principale tema su cui la scienza sarà chiamata a confrontarsi nei prossimi anni.

Per lavorare con l’HiScanSQ - che verrà utilizzato anche dal Policlinico Sant’Orsola per potenziare la ricerca genomica in ambito clinico - l’Università di Bologna ha creato un Integrated Research Team (IRT) denominato AlmaSeq, impostato sulla base di esperienze consolidate nei centri di ricerca internazionali per rendere sostenibile economicamente l’utilizzo delle tecnologie più avanzate.

Il nuovo sequenziatore contribuisce in maniera rilevante a fare dell’Università di Bologna uno dei centri di eccellenza per quanto riguarda la ricerca genomica a livello nazionale ed internazionale. HiScanSQ ha al suo attivo quasi un anno di attività sperimentale, durante il quale sono già stati raggiunti i primi importanti risultati in ambito oncologico che consentono di ampliare le conoscenze utili per identificare programmi terapeutici personalizzati in funzione della mappa genomica.

L’acquisizione del sequenziatore è avvenuta grazie a finanziamenti del CIRC e al contributo significativo della Fondazione Isabella Seràgnoli, organizzazione non profit privata e indipendente che opera, attraverso organizzazioni Onlus ad essa afferenti, in diversi ambiti (sanitario-cure palliative, disturbi del comportamento alimentare, oncologia, culturale). In questo modo la Fondazione Isabella Seràgnoli si pone l’obiettivo di favorire la crescita a Bologna di una nuova generazione di giovani ricercatori universitari in grado di competere in ambiti di ricerca avanzata a livello internazionale. La Fondazione dimostra anche con questo progetto l’orientamento a lavorare in partnership pubblico-privato, non solo garantendo il finanziamento dei progetti, ma anche contribuendo alla definizione degli stessi con l’obiettivo di promuovere iniziative che potenzino l’eccellenza sul territorio.