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FameLab: è uno studente del Collegio Superiore il vincitore della finale bolognese

Primo posto targato Università di Bologna nella selezione locale del talent show di matrice anglosassone che fa parlare di scienza in modo divulgativo e accattivante coloro che la scienza la amano e vi si dedicano quotidianamente
FameLab: è uno studente del Collegio Superiore il vincitore della finale

21 anni, studente del Collegio Superiore dell'Università di Bologna, al secondo anno del corso di Chimica e Chimica dei materiali: è questo il profilo di Emanuele Penocchio che ha conquistato il gradino più alto del podio alla selezione bolognese di FameLab, il talent show per ricercatori e scienziati. Emanuele ha vinto parlando di Scattering e rispondendo al suo quesito di tredicenne "Perché il cielo è azzurro?". Già alla pre-selezione - tenutasi nella sede di Santa Cristina dell’Università di Bologna - aveva stupito pubblico e giuria illustrando l’importanza della Tavola degli elementi di Dimitrij Mendeleev con l’aiuto di un mazzo di carte e di qualche asso nella manica.

Guidati dalla giornalista scientifica di formicablu, Angela Simone, in finale erano arrivati in sei, ognuno con tre minuti a disposizione per raccontare con chiarezza e comunicatività un frammento di scienza.

I neuroni specchio e la loro influenza su diversi aspetti della nostra vita dal contagioso sbadiglio a più raffinati comportamenti sociali hanno invece valso a Gabriella Angelica Guerrini, laureata in  Biologia all’Università di Bologna, il secondo piazzamento. Gabriella ed Emanuele conquistano così la possibilità di disputare la finale nazionale a Perugia, il prossimo 3 maggio e di frequentare una master class di tre giorni in comunicazione della scienza.

Appassionanti anche gli interventi degli altri finalisti. Augusto Gerolin, laurea in matematica, dottorando presso l’Università Sant’Anna di Pisa, intrattenitore naturale con accento brasiliano ha utilizzato oggetti comuni e piccoli esperimenti per spiegare l’uso che alcuni esseri viventi fanno delle frequenze.

La fisica ha avuto un posto di primo piano grazie ai racconti animati da Luca Lodovico sulla genialità e la storia personale di scienziati quali Rutheford  e Newton, scienziati che hanno saputo andare oltre a quanto gli uomini da sempre avevano sotto gli occhi, oltre le convinzioni della stessa scienza portandola ancora un passo in avanti.

Maria Elena Antinori, al secondo anno del Corso di laurea in Biotecnologie e studentessa del Collegio Superiore dell’Università di Bologna, ha spiegato il ruolo degli enzimi, facilitatori del processo digestivo, avvalendosi di una metafora che fa riferimento alla storia della scalata all’Eiger.

Un premio speciale, "Pigreco party", è andato a Serena Ceola, post-doc esperta in idrologia, appassionata di fiumi e della loro acqua il cui perpetuo movimento è la chiave per mantenere viva la vita al loro interno.

La giuria è stata presieduta da Annalisa Bugini, dell’associazione Tecnoscienza, con Alessandro Delfanti, giornalista e docente di Sociologia dei nuovi media all’Università di Milano, e a Ugo Faraguna, neuroscienziato di Pisa.