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I nostri motori di ricerca: intervista con Jennifer Molloy

5 PER MILLE UNIBO / Secondo appuntamento con il nostro ciclo di interviste ad alcuni ricercatori dell'Alma Mater, realizzato in occasione della campagna per il 5 per mille all'Università di Bologna. I proventi raccolti andranno infatti al finanziamento di borse di studio a sostegno dei dottorati di ricerca
I nostri motori di ricerca: intervista con Jennifer Molloy

Nome
Jennifer

Cognome
Molloy

Età
28

Dottorato in
Chimica

Di cosa ti occupi?
Fotochimica supramolecolare

Racconta la tua giornata tipo da ricercatore.
Normalmente comincio la giornata in laboratorio controllando la mia email. Discuto e progetto con il mio capo gli esperimenti da farsi, anche sulla base dei risultati ottenuti. Oltre al lavoro sperimentale in laboratorio, una parte interessante del mio lavoro è la possibilità di seguire il lavoro di tesi degli studenti della laurea in Chimica.

Quando hai deciso di fare ricerca?
Ho scelto di intraprendere la strada della ricerca scientifica dopo aver parlato con il mio professore di tesi in Irlanda, chi mi ha trasmesso la passione per la chimica supramolecolare con il suo entusiasmo e la sua curiosità. Frequentando il suo laboratorio, durante il mio dottorato, ho avuto anche la sensazione che il mio lavoro contribuisse allo sviluppo della scienza e, magari un pochino, della società in generale.

Cosa ti appassiona di quello che studi?
Avere la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo che possa essere utile per lo sviluppo delle energie rinnovabili, cercando di cambiare il modo di affrontare il problema utilizzando le nanotecnologie.

Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
Mi riposo la sera perché spesso faccio lezioni private dopo il lavoro, quindi devo rilassarmi, leggere, e spesso penso alle cose fatte durante il giorno.

E quando ti svegli al mattino?
Quando mi sveglio la mattina, non riesco a fare niente prima della doccia e della colazione, in particolare il caffè. Solo dopo, provo a fare il programma della giornata, pensando a quali esperimenti dovrò fare e quali risultati vorrei ottenere.

Descrivi in due frasi la tua ricerca.
La mia ricerca è centrata sulle nanoparticelle di silicio ricoperte di molecole fotoattive, una nuova classe di materiali ibridi organici-inorganici per la conversione dell’energia solare.

E in sei parole?
Nanoparticelle, luminescenza, energia solare, materiali fotoattivi.

Che risultati sogni di raggiungere con la tua ricerca?
Il mio sogno sarebbe di scoprire un nuovo e rivoluzionario materiale fotoattivo da utilizzare nelle celle fotovoltaiche che sia economico e allo stesso tempo più efficiente ed ecosostenibile rispetto a quelli attuali.

Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
Utilizzare l’energia solare per ottenere da sostanze a basso costo (acqua o CO2) combustibili come l’idrogeno.

E nei prossimi cinquanta?
Probabilmente la risposta precedente, forse è troppo ambiziosa da ottenere nei prossimi cinque anni.

Cosa ti piace di più del fare ricerca?
Essere la prima o seconda persona a scoprire qualcosa che potrebbe essere utile e che nessuno conosce, è emozionante.

Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
Se hai ottenuto quello che volevi hai fatto una misura. Se hai ottenuto quello che non volevi hai fatto una scoperta. Per fare una scoperta devi avere molto motivazione e pazienza perché non tutte le cose funzionano come pensiamo.

Perché la ricerca è importante?
Fare ricerca è importante perché aumenta il volume di conoscenza della società. Spesso, accendendo una luce o il computer, ci dimentichiamo che queste invenzioni sono frutto di anni di ricerche e scoperte. Penso che senza ricerca scientifica il mondo non possa andare avanti e progredire.

Sei un ricercatore "da adottare". Che cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
Credo che una sana ricerca scientifica sia una base fondamentale per lo sviluppo dell’umanità e contribuisca alla costruzione di un mondo più giusto e sostenibile, quindi penso che l’università pubblica abbia il dovere di fornire questa possibilità cercando di garantire al meglio il dovuto sostentamento economico.