Il primo, simbolico, colpo di zappa sarà questa domenica, 10 novembre, alle 15: sono i giorni dell’estate di San Martino, che nella tradizione conclude l'annualità agricola per riaprire una nuova stagione, e la data non è scelta a caso. Sarà infatti in quel momento che saranno consegnati ufficialmente i 108 orti del progetto "100x100 Orti Urbani", promosso da Caab, Università di Bologna e Ausl.
L'area complessiva assegnata è di tremila metri quadrati per 108 particelle di 25 metri quadrati ciascuna. Accanto agli orti urbani è stata predisposta anche un’area di circa mille metri quadrati per attività didattiche e sperimentali ad uso di studenti e ricercatori dell’Università di Bologna. L'Alma Mater, con il Centro studi e ricerche su Agricoltura urbana e Biodiversità del Dipartimento di Scienze agrarie, curerà l'assistenza tecnica sul campo. Un ricercatore sarà presente quotidianamente presso gli orti e saranno organizzati un corso base di orticoltura urbana (in tre incontri per un massimo di 35 persone, su prenotazione) e ulteriori workshop di approfondimento su temi specifici (dalla gestione agroecologica degli orti alle piante spontanee edibili). Gli orti diventeranno il luogo principale per la formazione di "orticoltori urbani", saranno predisposte parcelle di prova e di esercitazione per gli studenti della Scuola di Agraria e Medicina veterinaria, oltre che per i bambini delle scuole inferiori di Bologna e provincia che già partecipano al progetto di educazione Vegetabilia.
Il progetto 100x100 Orti Urbani è realizzato secondo i canoni della sostenibilità: l’irrigazione non utilizza acqua di acquedotto ma acqua di bonifica e piovana recuperata e conservata in cisterne. La coltivazione avverrà con metodo biologico, e dagli scarti del vicino mercato ortofrutticolo sarà formato del compost organico per la concimazione.
100x100 Orti Urbani è un’iniziativa promossa nell'ambito del progetto europeo Hortis e realizzata dal Caab in collaborazione con il Centro studi e ricerca su Agricoltura urbana e Biodiversità dell'Università di Bologna e con la AUSL di Bologna.