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Filmagogia 2013. Storie di grandi maestri: valori e valorizzazione dell’autorialità

Terza edizione del progetto di educazione al cinema in contesti interdisciplinari, quest’anno focalizzato sulla valorizzazione dei registi, con storie di grandi maestri, e sulla salvaguardia del diritto d’autore
Filmagogia 2013. Storie di grandi maestri: valori e valorizzazione dell'autorialità

Da martedì 3 a sabato 7 dicembre si terrà a Bologna "Filmagogia 2013", terza edizione del progetto di educazione al cinema in contesti interdisciplinari, quest’anno focalizzato sulla valorizzazione dei registi, con storie di grandi maestri, e sulla salvaguardia del diritto d’autore. Il convegno internazionale, a cura di Loretta Guerrini Verga, è articolato in una serie di incontri, ad ingresso libero, per affrontare diverse tematiche legate al linguaggio cinematografico e al fare cinema, che spaziano da "il cinema tra le arti visive" a "il regista tra prosa e poesia" a "formare alla bellezza e al rispetto attraverso il cinema". Partecipano più di trenta relatori tra registi, studiosi e artisti, tra i quali il regista francese Alain Bergala, Giorgio Diritti e l’artista bolognese, residente a Berlino, Daniela Comani.

Il convegno, parte della rassegna "CIMES progetti di cultura attiva 13/14", è realizzato nell’ambito di una collaborazione tra il Dipartimento delle Arti e la Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore di Bologna, che si occupa del recupero di ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, anche attraverso laboratori di cinema realizzati insieme agli studenti Dams del corso di Analisi del film dell’Università di Bologna, condotto dalla curatrice.

"La difesa e valorizzazione dell'autorialità è promossa dalla Fondazione Augusta Pini di Bologna (il cui modello educativo è  stato evidenziato dalla stessa Comunità Europea) proprio perché il recupero dei ragazzi socialmente disagiati parte dal rispetto e dalla formazione alla legalità non come coercizione normativa ma come forza per conoscere la reale fattività della propria realizzazione personale e  professionale", spiega la professoressa Guerrini. "Inoltre la valorizzazione dell'autorialità porta a riconoscere l'importanza dell'autore come maestro e quindi come punto di riferimento per l'educazione come avviene nella prassi dei laboratori  musicali, di scrittura e audiovisivi, questi ultimi in particolare attivati in collaborazione con il Dipartimento delle Arti e gli operatori della Fondazione stessa. Una valorizzazione dell'autorialità può davvero aiutare ad avere meno comportamenti devianti a livello di convivenza sociale".

L’avvio del progetto è previsto per martedì 3 dicembre alle 15,30 nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con "Il cinema tra le arti visive ovvero l’autore nel crescendo di una sfida culturale e di mercato". I film sono artefatti prodotti da uomini che "si mettono insieme per esplorare una storia" (Sidney Lumet), ma all’interno di un’arte sempre più in progress e soggetta a condizioni di ricezione e mezzi di espressione sempre più differenziati. In questo flusso resta un punto fermo, l’autore: avrebbe senso rinunciare a difenderlo?

Giovedì 5 dicembre, alle 9,30, si prosegue nel Salone di Palazzo Marescotti-Brazzetti con la tavola rotonda "Un’opera troppo aperta?" La prassi del cinema è la risposta complessa a un bisogno culturale dell’uomo, perciò riprende analoghi fenomeni descritti dall’antropologia e dalla biologia, secondo una visione evoluzionista dell’estetica. E lo stesso giovedì 5, dalle 15 alle 17, ci si trasferisce nell’Aula 2 di Palazzo Poggi per "Grandi maestri nell'Università di Bologna. Trasformare un'aula in un diorama di esaltante ricchezza di saperi", che presenta "Come un Film. Le Lezioni d’arte di Roberto Longhi a Pier Paolo Pasolini (1941-42)". Lezioni del critico e studioso dell’arte Longhi ad alcuni straordinari allievi quali Pasolini, Francesco Arcangeli, Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci: un percorso audio-video a cura di Fuorivista Redazione e di Micaela Lipparini (Assessorato alla cultura Regione Emilia-Romagna). Poi, sempre giovedì 5 dicembre, dalle 17 alle 19, nell’Aula 3 della Scuola di Lettere e Beni culturali, si tiene l'incontro "Parlano i maestri: Longhi, Pasolini e Bologna".

Venerdì 6 dicembre, alle 9,30, si torna nel Salone di Palazzo Marescotti-Brazzetti per "La ricerca del punto archimedeo nella storia del cinema". Lo sforzo del regista ha un che di titanico, concentra una lunga serie di energie per portare un gruppo di lavoro a livello di produzione di un’opera d’arte. I capolavori del cinema sono espressione di un collettivo di ricerca per rappresentare una storia con lo stile più convincente e accattivante. Alle 15 si parla invece di "Il regista tra prosa e poesia. L’arte del cinema sta nel condurre a buon fine un lavoro corale che impegna il regista come 'imprenditore temporaneo'". Infine, sabato 7 dicembre, alle 9,30, l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze dell’educazione ospita "Attraverso il cinema: formare alla bellezza e al rispetto. Il diritto d'autore in ambito didattico".