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Una settimana in più per New Future

Prorogata fino a domenica 24 febbraio la mostra allestita a Palazzo Poggi che mette in dialogo le opere di tredici giovani artisti contemporanei con le storiche collezioni universitarie
Una settimana in più per New Future

Doveva chiudere questa domenica, ma ci sarà ancora una settimana di tempo per poter visitare New Future, la mostra allestita nelle sale del Museo di Palazzo Poggi che mette in dialogo le opere di tredici giovani artisti contemporanei con le storiche collezioni universitarie. La mostra infatti non chiuderà più il 17 febbraio, come inizialmente previsto, ma è stata prorogata fino a domenica 24.

All'interno di un percorso d'indagine e di sostegno alle pratiche artistiche delle nuove generazioni nei paesi del Mediterraneo sviluppato da BJCEM - Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, la curatrice Manuela Valentini ha  selezionato per il pubblico italiano tredici artisti promettenti per le arti visive con un'attenzione rivolta in particolare a questa area geografica: Akram Al Halabi (Siria), Muna Amareen (Giordania), Igor Bošnjack (Bosnia & Erzegovina), Karmil Cardone (Italia), Fabrizio Cotognini (Italia), Zoe Giabouldaki (Grecia), Tzion Abraham Hazan (Israele), Alexandros Kaklamanos    (Grecia), Jessica Lloyd-Jones (UK), Giulia Manfredi (Italia), Laura Skocek (Austria), Moussa Sarr (Francia) e Martin Vongrej (Slovacchia).

In un affascinante dialogo con la storia di Palazzo Poggi, che all'inizio del Settecento fu tramutato in un efficientissimo centro di ricerca, produzione e diffusione del sapere scientifico, le opere d'arte contemporanea convivono con le preziose collezioni permanenti del Museo costituite da esemplari di minerali, reperti archeologici e strumenti per lo studio delle scienze e dell’anatomia, esposti nelle sale affrescate da alcuni grandi pittori del passato come Pellegrino Tibaldi e Prospero Fontana. Una mostra nella mostra quindi, che incoraggia il visitatore a muoversi liberamente attraverso le stanze del percorso espositivo, in una "caccia al tesoro" di opere inaspettate in luoghi inaspettati.