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L’osservazione tra anatomia e astrazione

Nuovo appuntamento con I mercoledì di Santa Cristina: presentazione del libro "Tecniche dell’osservatore" dello storico dell’arte Jonathan Crary. Interviene il curatore dell’edizione italiana Luca Acquarelli
Foto Mercoledì 26 febbraio alle 17, nell’Aula Magna di S. Cristina, si terrà la presentazione dell’edizione italiana del volume "Tecniche dell’osservatore" dello storico dell’arte Jonathan Crary. Durante l’incontro, intitolato "La modernità dell’osservatore ottocentesco: tra anatomo-politica e astrazione visionaria" interverrà Luca Acquarelli, curatore dell’edizione italiana del volume. A coordinare il dibattito sarà Lucia Corrain. L’evento è parte del ciclo "I Mercoledì di Santa Cristina", promosso dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1990, è un libro importante all’interno dei visual studies, perché attraverso l’analisi di alcuni dispositivi della visione come la camera oscura, lo stereoscopio, il caleidoscopio, ed altri, l’autore mostra come questi strumenti altro non siano se non modelli di soggettivazione. Crary infatti prendendo in esame oggetti dell’ottocento, precedenti alla fotografia, afferma che essi producono visioni non realistiche, ma legate alle capacità e ai difetti dell’osservatore.

Il libro, attraverso opere di autori e pittori importanti come Goethe, Schopenhauer, Vermeer e Turner, anticipa un tema attuale come quello della realizzazione dell’immagine ad opera dell’individuo con strumenti diversi, come la "post-immagine".