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Il mondo degli antichi giocattoli in mostra in Salaborsa

UNIBO E LA FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI / Il collezionista ed antiquario bolognese Maurizio Marzadori mette in mostra una varietà di oggetti di arredo e giocattoli per l’infanzia dal 1900 al 1950. Alcuni dei pezzi esposti sono stati ammirati anche al Moma di New York
Il mondo degli antichi giocattoli in mostra in Salaborsa Come cambia la camera dei bambini, tra giochi e colori, nel giro di cinquant’anni. È il tema centrale della mostra "La camera dei bambini. Giocattoli e arredi della collezione Marzadori", che sarà esposta dal 21 marzo presso la Salaborsa, ed inaugurata in concomitanza con l’apertura della Fiera internazionale del libro per ragazzi. Un viaggio, che attraverso l’infanzia ed il design, farà emergere lo sviluppo del costume, attraverso i mutamenti artistici, sociali, produttivi, culturali, storici e pedagogici della società italiana dal 1900 al 1950. Il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna è tra i promotori dell’iniziativa.

Un’occasione per osservare una varietà di oggetti di arredo e di svago, collezionati da Maurizio Marzadori, costruiti in periodi e con materiali diversi. Si parte dalla stanza del grande illustratore del "Corrierino dei piccoli" Antonio Rubino, nella quale sono presenti due lettini, dei tessuti dipinti e alcuni esemplari di giornali per i ragazzi. Tra i giocattoli è invece possibile osservare i birilli ed altri oggetti ispirati ai personaggi del "Giornale dei piccoli". Non poteva mancare poi un capitolo su Pinocchio, inciso su una poltroncina e rappresentato in una moltitudine di giocattoli. Tra i personaggi della Disney si ritrovano, a forma di birilli, anche Topolino, Pluto e Pippo. Un angolo speciale è dedicato alla ditta Lenci di Torino, che dal 1920 affianca alla produzione di bambole, quella di mobili e supplementi per l’infanzia molto colorati, tra i quali dei pupazzetti in pannolenci.

Il percorso continua con un capitolo futurista in cui, tra i vari oggetti, troviamo un cavallo a dondolo e uno sciatore con la sciarpa svolazzante. Un po’ più seriosa la cameretta stile liberty disegnata da Giuseppe Pagano e Levi Montalcini nel 1930 per la famiglia Colli. Non si poteva trascurare un richiamo alle radici ed alle tradizioni regionali, rappresentati in chiave modernista da giochi all’aria aperta, come gli scivoli in legno colorato e sedie in ferro midollino o dagli sgabelli in stile carretto siciliano. Un passaggio interessante nel mondo dei giocattoli è l’invenzione di animali, calciatori, bambole, marinai, burattini ed altri personaggi, ai quali è stato aggiunto un meccanismo che permette ai bambini di farli muovere e di divertirsi ancora di più.

Anche la sezione scuola ha subìto un’innovazione, soprattutto all’inizio del secolo, grazie a personalità di rilievo in ambito pedagogico come Maria Montessori, che ha rinnovato i metodi di insegnamento della prima infanzia, partendo dall’arredo, fino ad arrivare alla costruzione di oggetti colorati e spettacolari. C’è poi la trasformazione avvenuta nel periodo fascista, in seguito alla "militarizzazione" della scuola da parte di Mussolini. La mostra conta anche oggetti di questo periodo, sui quali sono visibili i simboli del fascismo.

Maurizio Marzadori – ex insegnante e collezionista d’arte – ha iniziato a collezionare oggetti per l’infanzia venticinque anni fa, con la nascita della prima delle sue tre figlie, alle quali ha voluto regalare una stanza da favola. Attualmente la collezione vanta 400 mobili da bambino per la casa e per la scuola, da quelli comuni e seriali a quelli di grandi autori che vanno dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. La sezione dei giocattoli di legno conta invece circa 350 pezzi della prima metà del ‘900.