Ciao Alice, di cosa ti occupi?
La mia ricerca è focalizzata sull'analisi economica volta a ridurre il numero di cause legali ed ad ottimizzare i tempi della giustizia. Da un lato proponiamo cambiamenti legislativi volti per sensibilizzare cittadini e imprese. Incentivando il senso civico in ciascuno di noi, ci si attende una diminuzione del numero di illeciti e quindi di cause legali. Dall'altro lato abbiamo costruito una banca dati per monitorare il lavoro degli uffici giudiziari italiani proponendo così alcune soluzioni all'eccessiva durata dei processi nel nostro Paese.
Quando hai deciso di fare ricerca?
Durante gli anni della laurea magistrale, perché mi affascinava l'idea di specializzarmi su alcune tematiche trattate nel corso di studio e di poter far diventare la curiosità per la conoscenza un mestiere.
Cosa ti appassiona di quello che studi?
La possibilità di un continuo confronto di idee, esperienze e teorie con altri studiosi.
Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
Un mix di speranze e timori: la speranza di poter continuare l'attività di ricerca e il timore che la difficile congiuntura economica non lo permetta
E quando ti svegli al mattino?
Cerco di essere positiva per la giornata che mi aspetta.
Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
La completa informatizzazione degli uffici giudiziari.
Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
Che dopo aver scalato una montagna ce n'è sempre un'altra più alta da scalare: non ci si ferma mai!
Sei un ricercatore "da adottare". Cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
Che mi impegnerò con il massimo della determinazione e della passione in quello che ritengo il lavoro più bello del mondo: la ricerca.