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Fotografia: diverse prospettive, tra opere d'arte e polaroid

Due allestimenti nel complesso di Santa Caterina curati dagli studenti del Dipartimento delle Arti: finalità didattiche diverse, prospettive nuove per guardare alla fotografia e ai soggetti ritratti


Mercoledì 28 maggio al Complesso di Santa Cristina non si parlerà d’altro che di fotografia. Alle 17, in contemporanea, si potranno vedere le due esposizioni Calligrafie di luce e DAMSdogs – polaroid set: due allestimenti con finalità didattiche diverse, prospettive nuove per guardare alla fotografia e ai soggetti ritratti.

Calligrafie di luce è realizzato dagli studenti del Corso di Storia della fotografia e del Laboratorio di Workflow fotografico. Il progetto analizza la sensazione che si prova di fronte alle opere d’arte: il bisogno di farle proprie, di tenerle con sé con una fotografia, la prospettiva unica e personale dello scatto.

DAMSdogs – polaroid set, invece, è il risultato di un’esercitazione didattica del DAMS per il corso di Storia della fotografia. Il compito assegnava modalità e soggetto dello scatto: l’uso della polaroid (anche se in maniera fittizia, con un’applicazione web che replica processo e format) e i cani. Tutto per indagare il principio della bassa autorialità che la fotografia ha portato nell’arte. Ne parlerà con i ragazzi, come ospite d’onore, Franco Vaccari che presenterà il suo film Cani lenti del 1971. Il film, che sarà proiettato alle 17,30, rappresenta un’anomalia rispetto ai canoni che in quegli anni caratterizzavano “intellettualisticamente” il film d’artista, prima di tutto per il soggetto “banale”. Ed è l’analogia filmica di ciò che gli studenti si sono proposti di fare con la fotografia.