In occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia del 2013, il Comune di Bologna, in collaborazione col Dipartimento di Psicologia dell’Alma Mater, ha invitato i propri dipendenti a partecipare al sondaggio “Si alle differenze, no all’omofobia” e a compilare un questionario online finalizzato a raccogliere le opinioni in tema di sessismo e di omofobia. L’iniziativa è stata promossa da un lato per affermare l’impegno dell’Amministrazione comunale contro ogni forma di discriminazione nei confronti della comunità LGBT e per promuovere la cultura del rispetto della persona; dall’altro per conoscere le opinioni di quanti lavorano nell’amministrazione bolognese e definire un quadro informativo che consenta di promuovere azioni mirate di sensibilizzazione e formazione.
Delle 700 persone che hanno partecipato alla ricerca la maggior parte riporta bassi punteggi di omofobia, poiché pochissime si dichiarano apertamente e fermamente contrarie all’omosessualità. Tuttavia, dal sondaggio emergono manifestazioni di omofobia più implicite e sottili, legate per esempio alla convinzione che l’orientamento sessuale sia una questione privata da non dibattere sul luogo di lavoro, o da non dibattere affatto. Un atteggiamento di chiusura nei confronti di questo tema e di parziale fastidio verso le rivendicazioni del mondo LGBT.
Anche i livelli di sessismo rilevati dal sondaggio sono risultati medio-bassi, con una maggiore propensione verso atteggiamenti discriminatori da parte di uomini e persone scarsamente istruite. Dai risultati della ricerca emerge poi una relazione fra la conoscenza di persone omosessuali e il grado di omofobia, poiché quest’ultima diminuisce all’aumentare del grado di prossimità con persone omossessuali. Un intreccio analogo si è verificato anche fra omofobia e sessismo: gli individui sessisti tendono a essere più omofobici e viceversa.
Oltre al sondaggio sono stati divulgati un vademecum su come possono essere contrastati gli atteggiamenti discriminatori e un questionario online per fornire al personale amministrativo gli strumenti per un’autovalutazione del proprio ambiente di lavoro: rispondendo a una serie di domande i dipendenti hanno potuto constatare quanto omofobico e sessista sia il contesto lavorativo in cui si trovano.
I risultati della ricerca saranno presentati mercoledì 1 ottobre nel corso della conferenza “Omofobia e sessismo nel luogo di lavoro” che avrà luogo presso l’Auditorium Enzo Biagi della Sala Borsa, a partire dalle 14,15.