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I nuovi laureati del corso internazionale magistrale Mirees

Sono quarantacinque, provenienti da quindici diversi paesi. Il diploma è un titolo congiunto delle università di Bologna, Vytautas Magnus di Kaunas, Corvinus di Budapest e San Pietroburgo


Lo scorso 27 settembre, presso le nuove strutture del Campus di Forlì,
si è svolta la quinta cerimonia di laurea della laurea magistrale internazionale Mirees - Master’s in Interdisciplinary Research and Studies on Eastern Europe.

Durante la cerimonia è stata conferita la laurea magistrale a 45 studenti provenienti da 15 diversi paesi.
All’evento hanno partecipato, fra gli altri, il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Fabio Giusberti, il vicepresidente della Scuola di Scienze Politiche Paolo Zurla e il coordinatore del Campus Felix San Vicente. Anche il sindaco del Comune di Forlì Davide Drei è intervenuto per salutare i laureandi e congratularsi con loro, assieme a Carlo Lo Cascio, direttore generale per i Paesi dell’Europa del Ministero degli Esteri, che ha tenuto una lectio magistralis su “The Priorities of the Italian Presidency of the EU Council and the Italian Policy towards the Balkans”.

Il corso di laurea magistrale internazionale Mirees si connota per una forte presenza di studenti stranieri ed Erasmus e gode, grazie anche all’intensa partecipazione di docenti di università partner e di altri atenei stranieri, di un’offerta formativa molto ricca e completa. La Laurea rilascia un  titolo congiunto delle università di Bologna, Vytautas Magnus di Kaunas, Corvinus di Budapest e San Pietroburgo e gode di una partnership speciale con l’Università di Lubiana.

L’entusiasmo degli studenti che hanno conseguito la laurea conferma l’apprezzamento per il Mirees, segnalato tra le dieci lauree più apprezzate dagli studenti Unibo soprattutto per quanto riguarda la qualità della didattica, e che ha di recente ottenuto un accreditamento internazionale per la qualità della didattica. Il successo del Mirees conferma inoltre l’importanza dell’internazionalizzazione per l’Università di Bologna, nella prospettiva del completamento di uno spazio universitario europeo all’interno del quale l’Italia e l’Alma Mater possano avere un ruolo di primo piano.