Si chiama Alma Low Carbon ed è un nuovo gruppo multidisciplinare dell’Università di Bologna che concentra i suoi studi sui temi dell’energia, della sostenibilità ambientale e della transizione verso una società “low carbon”. Una novità che l'Alma Mater presenta domani, 29 ottobre, alla città con l'aiuto di un ospite d'eccezione: Rob Hopkins.
Co-fondatore e leader delle Transition Towns e del Transition Network, movimento nato in Irlanda e Inghilterra tra il 2005 e il 2006 che punta a preparare le comunità ad un mondo, nel futuro prossimo, colpito dal riscaldamento globale e a corto di petrolio, Hopkins sarà a Bologna per due appuntamenti: il primo alle 10 nella Sala Farnese di Palazzo d’Accursio e il secondo, dalle 14,30, nella Sala dell'VIII Centenario dell'Università di Bologna, a Palazzo Poggi.
Nell'incontro in Comune, organizzato in collaborazione con ISA – Istituto di Studi Avanzati, Hopkins parlerà di "Transizione: dalla crisi alla prosperità, un cambio di paradigma". Con lui ci saranno il prorettore alla ricerca dell’Alma Mater Dario Braga, il presidente di Transition Italia Cristiano Bottone, Alessandro Rossi di ANCI Energia Regione Emilia-Romagna, Guido Caselli del Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna e la docente Unibo Alessandra Bonoli, a cui sarà affidata la presentazione dell’Integrated Research Team Alma Low Carbon.
All'Università di Bologna, Hopkins parlerà invece delle sfide della Transizione per l’università e la ricerca, aprendosi al dialogo con gli studenti e i ricercatori. L’iniziativa sarà anche l’occasione per parlare del piano della sostenibilità ambientale di Unibo e di “Terracini in Transizione”, l’esperienza dei tetti verdi della Scuola di Ingegneria e Architettura che da pochissimo sono arrivati anche al CAAB.
La transizione verso una società “low carbon” è una delle sfide su cui la società giocherà un'importante partita nei prossimi anni. La ricerca ha e avrà un ruolo importante in questa partita e Unibo, con il suo ventaglio di competenze, può dare un contributo verso una maggior efficienza energetica e per ottenere energia competitiva a bassa emissione di CO2.
L’Integrated Research Team Alma Low Carbon raccoglie oltre cento, fra docenti, ricercatori e personale di ricerca appartenenti a più di venti dipartimenti dell’Ateneo: una massa critica significativa che ha l’obiettivo di migliorare gli interscambi scientifico-tecnologici e la relazione con le discipline socio-economiche per favorire lo sviluppo di nuove idee di ricerca e innovazione.