C’è anche l’Università di Bologna, insieme ad ASTER e CNR, tra i partner della neonata Comunità europea per l’innovazione e la conoscenza dedicata alle materie prime. Con questa partecipazione l’Alma Mater e la Regione Emilia Romagna rafforzeranno la propria centralità nel panorama europeo su questi temi.
Dopo l’istituzione delle Knowledge Innovation Communities (KICs) nei settori dei cambiamenti climatici, delle energie rinnovabili e dell’ICT, l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) dà il via a due nuove comunità per l’innovazione nei settori del “vivere sano – invecchiamento attivo” e nel campo delle “materie prime”. In quest’ultimo caso EIT ha affidato l’incarico al consorzio RawMatTERS, un partenariato a cui partecipa l’Università di Bologna. Grazie a questa importante iniziativa sul tema delle materie prime, l’Alma Mater potrà beneficiare di finanziamenti per lo sviluppo di iniziative di matrice fortemente industriale, volte a rafforzare la propria capacità di innovazione nei tre pilastri fondamentali identificati dall’EIT: ricerca, imprenditorialità e formazione avanzata.
Dalla sua fondazione, nel 2010, l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) è un organo dell’Unione Europea che ha come obiettivo stimolare e mettere a frutto la capacità di innovazione del triangolo della conoscenza (Education, Research, Innovation), mentre la sua attività si articola nella promozione di Knowledge and Innovation Community (KIC).
Ciascuna KIC è caratterizzata da “centri di co-locazione” distribuiti sul territorio europeo. I centri di co-locazione sono costituiti da una cordata internazionale composta da università, centri di ricerca e imprese. In ciascun centro di co-locazione vengono svolte attività di education, research e business coordinate con il piano di lavoro della KIC di riferimento. Avrà sede a Berlino e sarà articolata in sei “centri congiunti” transnazionali, a Roma, Breslavia (Polonia), Espoo (Finlandia), Leuven (Belgio), Lulea (Svezia) e Metz (Francia).
Le KIC sono finalizzate a divenire poli di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo di nuove idee nelle materie di rispettiva competenza; i suoi obiettivi sono rafforzare l’innovazione, fornendo nuove soluzioni, prodotti e servizi per l’esplorazione sostenibile, l’estrazione, il processamento, il riciclo e la sostituzione delle “raw materials” e innalzare la competitività del settore delle materie prime in Europa e generare nuovi posti di lavoro di alta qualità. La KIC “materie prime” è, inoltre, chiamata a conferire agli investimenti nel settore un impatto economico e sociale tangibile, realizzando nuovo business e nuove opportunità, sfide competitive e nuovi imprenditori, per contribuire alla crescita economica sostenibile. La KIC, infine, intende promuovere la ricerca e la formazione giovanile sviluppando programmi per Master e Dottorati ad hoc.