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Hockey indoor. Il Cus Bologna è nella final eight

La squadra dell'Alma Mater si qualifica tra le otto finaliste, nonostante l'infortunio del capitano Daniele Gadda

L’obiettivo, a questo punto, è recuperare al meglio il capitano, Daniele Gadda, infortunatosi nel corso del primo match con il Cus Pisa B. Non a caso, in quel confronto vinto dal Cus Bologna, il capitano è stato in grado di realizzare una doppietta, mentre nel successivo match con il Cus Padova, la sua assenza è coincisa con una sconfitta, 6-5. Vinto il primo match all’overtime, grazie al silver gol, per 6-5, i ragazzi dell’Alma Mater Studiorum sono stati battuti, nello stesso modo, dai padovani. Ma il successo iniziale ha consentito al Cus Bologna di qualificarsi per la final eight di hockey indoor, in programma dal 6 all’8 febbraio proprio al PalaCus di via del Carpentiere.

Un bel successo per il commissario straordinario Vincenzo Santis e per il direttore sportivo della squadra, Federico Panieri, perché organizzare le finali senza Bologna sarebbe stato quasi controproducente. Invece i ragazzi terribili di Davide Tassi saranno ancora lì, a cercare di conquistare quel titolo che, dal 1997 (anno di grazia, doppio titolo, sia nell’indoor sia su prato), spesso volentieri è passato dagli uffici di via San Giacomo.

“Abbiamo un bel gruppo - dice l’allenatore del Cus Bologna Davide Tassi - anche se dal punto di vista della qualità, vista la partenza di Mapelli e l’infortunio di Tommaso Martinelli, abbiamo perso qualcosa. Devo chiedere molto a Sergey Stasiouk ma, ripeto, abbiamo un ottimo gruppo”. Nel quale, oltre a Daniele Gadda e all’highlander proveniente dall’Ucraina ma ormai bolognese d’adozione, troviamo i due Della Motta, Giacomo e Fabio, Nicola Sanasi, Antonio Martinelli, Simone Cesari, Gianfranco Pagani e il gruppo dei pistoiesi, Mascia, Fedi e Musto.