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Christian Boltanski a Bologna: arte, Liberazione e i suoni del cuore

L'artista francese sarà in città in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione per tre appuntamenti tra Accademia di Belle Arti, MAMbo e Museo per la Memoria di Ustica, dove si potranno registrare i propri battiti cardiaci per il progetto "Les Archives du Coeur"

Ascoltare il suono del proprio cuore, registrarlo, portarselo a casa (e lasciarne una copia in Giappone). È l'occasione che l'artista francese di fama internazionale Christian Boltanski offre a tutti i bolognesi che vorranno partecipare al progetto "Les Archives du Coeur": dal 2008 Boltanski colleziona la registrazione di battiti cardiaci, raccolti in giro per il mondo e dal 2010 le registrazioni sono archiviate sull'isola giapponese di Teshima.

Christian Boltanski sarà a Bologna martedì 21 e mercoledì 22 aprile, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione e della Resistenza, per una serie di appuntamenti organizzati in collaborazione da Istituzione Bologna Musei, Accademia di Belle Arti di Bologna e Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con il patrocinio del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell'Università di Bologna.

La prima occasione per incontrarlo sarà martedì 21 alle 10,30 nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, quando l'artista terrà la lectio magistralis "L'arte e il futuro della memoria", in dialogo con Patrizia Violi, docente di Semiotica dell'Università di Bologna. L'incontro è aperto al pubblico, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, poi, alle 15, Boltanski sarà al MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna per una visita alla sua opera "Les regards", entrata a far parte della collezione permanente del museo nel 1998. Il lavoro prende spunto dal Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno: utilizzando le foto dei caduti – che nei giorni della liberazione dell'aprile 1945 furono collocate spontaneamente dai cittadini sul muro nel luogo in cui erano stati fucilati molti partigiani - l'artista francese ha isolato gli sguardi e li ha trasferiti ingranditi su sottili fogli di poliestere.

Poi l'appuntamento con i suoni del cuore. Mercoledì 22, dalle 10 alle 14, i visitatori che lo desiderino potranno registrare i propri battiti cardiaci presso il Museo per la Memoria di Ustica. Con il progetto "Les Archives du Coeur" Boltanski colleziona a partire dal 2008 la registrazione di battiti cardiaci, raccolti in giro per il mondo: suoni che dal 2010 sono archiviati sull'isola giapponese di Teshima. Il progetto si presenta come un'impresa infinita e utopica in cui il visitatore è invitato ad accomodarsi per registrare il proprio ritmo cardiaco tramite una macchina che lascia traccia del cuore di ognuno su memoria elettronica e permette di portarsi a casa su cd la testimonianza del proprio essere al mondo.

Negli anni sono stati registrati e catalogati, come in una biblioteca, più di sessantamila battiti, che potranno diventare centinaia di migliaia, forse milioni, dal momento che l'artista non ha posto un limite temporale ai suoi "Archives du Coeur". Per ogni registrazione vengono realizzate tre copie: una per "Les Archives du Coeur", una per il visitatore (al costo di due euro) e la terza per l'archivio del MAMbo. La raccolta dei battiti continuerà nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, fino al 31 maggio 2015.