Si è aperto all'insegna dell'internazionalizzazione questo luglio 2015 per l'Università di Bologna. Negli ultimi giorni l'Alma Mater è stata protagonista di incontri con atenei di tutto il mondo, dalla Cina alla Colombia, dalla Spagna all'Iran (e di nuovo alla Cina). Si sono strette nuove relazioni e sono stati siglati accordi, studenti internazionali hanno incontrato il Rettore e nuove delegazioni sono attese anche nei prossimi giorni.
Una carrellata di incontri internazionali che si è aperta giovedì scorso, 2 luglio, con un momento importante: la firma dell'accordo tra l'Unviersità di Bologna e la Beijing Sport University, una delle più grandi università di sport al mondo. I due atenei hanno infatti sottoscritto un accordo quadro di collaborazione per attivare e favorire la mobilità di studenti di ogni grado e di docenti, sia per attività didattiche che di ricerca. Fondata nel 1958, la Beijing Sport University ha diecimila studenti e tremila docenti, e diversi dei suoi impianti sportivi sono stati utilizzati per le Olimpiadi di Pechino. L'ateneo cinese sorge nel quartiere di Haidan a Pechino, dipende direttamente dal Ministero dello sport ed ospita le squadre nazionali cinesi di molti sport.
Oltre ad attività strettamente collegate alle discipline specifiche per lo sport, grazie al nuovo accordo sarà possibile attivare scambi tra le due università nell'ambito del management, della comunicazione, del giornalismo, della storia dello sport e della progettazione di impianti sportivi.
Dopo l'accordo cinese, venerdì 3 luglio il Rettorato dell'Alma Mater ha visto altri due appuntamenti internazionali di rilievo. Il primo è stata la visita del decano della Facoltà di Scienze Naturali e Matematica dell'Università del Rosario, in Colombia, che ha incontrato il prorettore per le relazioni internazionali dell'Università di Bologna Carla Salvaterra. Una visita durante la quale il docente colombiano ha discusso delle possibilità di internazionalizzazione della sua Facoltà. E poco più tardi è stata la volta di una folta delegazione di docenti universitari in arrivo dall'Iran. Dopo aver visitato il Museo di Palazzo Poggi, la Biblioteca Universitaria e il Centro Interdisciplinare di Scienze dell’Islam, il prorettore Salvaterra ha presentato agli ospiti iraniani l'Università di Bologna, con la sua storia millenaria e la sua vasta offerta formativa.
Gli incontri internazionali all'Alma Mater sono poi continuati anche lunedì 6 luglio: il rettore Ivano Dionigi, il prorettore Carla Salvaterra e il prof. Rafael Lozano Miralles, direttore del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione hanno accolto nella Sala VIII Centenario, in Rettorato, i circa cinquanta studenti spagnoli che hanno partecipato alla decima edizione del programma Becas Europa. Il progetto, promosso dal Banco de Santander e dall’Università Francisco de Vitoria di Madrid, coinvolge studenti che hanno appena concluso la scuola superiore e offre loro un viaggio di formazione che li porta a visitare le più antiche e prestigiose università europee (Alcala, Roma, Bologna, Oxford, Parigi, Heidelberg).
Il gruppo e gli accompagnatori (al viaggio partecipa anche, come ospite, uno studente del corso di laurea in Mediazione Linguistica Interculturale dell'Alma Mater), visiteranno la Scuola di Economia dell'Alma Mater, il Palazzo e la Biblioteca dell’Archiginnasio e il Collegio di Spagna.
A chiudere questa carrellata di incontri internazionali targati Unibo sarà poi, martedì 7 luglio, l'incontro con la delegazione della North China Electric Power University, ateneo cinese leader nel settore degli studi energetici. Obbiettivo della visita è discutere possibili accordi tra le due università per mobilità e ricerca. Un dialogo, quello tra Alma Mater di Bologna e North China Electric Power University, già avviato, grazie alla collaborazione tra i due atenei nell'ambito del progetto "IRES-8 Instigation of Research and Innovation Partnership on Renewable Energy, Energy Efficiency and Sustainable Energy Solutions for Cities”, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Università di Manchester. L’Ateneo di Bologna partecipa come partner ed il coordinamento scientifico è affidato a Carlo Alberto Nucci, docente al Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione "Guglielmo Marconi".
L'obiettivo generale di IRES-8 è favorire la collaborazione tra ricercatori europei e cinesi per sostenere ricerca ed innovazione nei settori dell’energia rinnovabile, efficienza energetica e sostenibilità energetica delle città. Obiettivo che sarà raggiunto attraverso quaranta mobilità di giovani dottorandi e ricercatori europei presso le università cinesi partner del progetto. A questo scopo l’Università di Bologna ha già allocato otto borse di mobilità per dottorandi e ricercatori che saranno selezionati attraverso una call for application che in programma per il prossimo settembre. I candidati dovranno presentare progetti di ricerca legati a “Renewable Energy”, “Energy Efficiency”, “Sustainable Energy Solutions for Cities”: tutte tematiche, che richiedono un approccio multidisciplinare e che sono legate ai cambiamenti senza precedenti che stanno accadendo nel funzionamento globale e nella pianificazione delle reti energetiche. Prima della partenza i candidati selezionati parteciperanno a corsi di lingua cinese organizzati dalla sede bolognese dell’Istituto Confucio.