A fine 2015 la XXI Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si riunirà a Parigi con l’obiettivo di concludere, per la prima volta in oltre vent'anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima. In attesa di questo appuntamento storico l'Università di Bologna promuove il convegno "L’ingegneria per l’ambiente e il territorio e le nuove sfide della sostenibilità", in programma lunedì 14 settembre alla Scuola di Ingegneria e Architettura.
Si parlerà di innovazione tecnologica per l’ambiente, efficienza energetica e gestione delle risorse naturali, del ruolo della prevenzione, della protezione del suolo e del ripristino dei siti contaminati anche alla luce della nuova normativa in materia di delitti ambientali. E non mancheranno riferimenti allo scenario italiano, in particolare di interventi per risolvere le storiche emergenze ambientali del paese come dissesti idrogeologici, erosioni, contaminazione di terreni industriali, rifiuti. L'obiettivo è delineare le potenzialità delle competenze specifiche di una figura professionale complessa, che opera nel contesto nazionale e globale: l’Ingegnere per l’ambiente.
La mattinata di approfondimento, con gli interventi del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e di prestigiosi rappresentanti delle agenzie nazionali e regionali, di società operanti nel terzo settore, di associazioni di categoria, chiarirà il ruolo dell’ingegneria per l’ambiente e il territorio nel contesto della necessaria crescente attenzione all'ambiente e alle risorse naturali.
L’Università di Bologna ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare hanno siglato il 17 febbraio scorso un Protocollo d’Intesa per avviare una collaborazione nel campo dell’applicazione della direttiva ETS Emission Trading System, a sostegno delle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici.