Arte grafica e letteratura: un connubio antico e seducente, una relazione ambigua, incerta, piena di inquietudini. Un complesso sistema di confronto, tra “visivo” e “verbale”, attorno a cui si sono cimentati gli studenti della Scuola di Tecniche dell'Incisione - Grafica d'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, realizzando 47 opere tra incisioni, cartelle d’autore e libri d’artista che saranno in mostra nell'Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna a partire da martedì 15 settembre (inaugurazione alle ore 18) fino al prossimo 3 ottobre.
Le opere esposte - raccolte con il titolo "Letteratura incisa" - mostrano una gamma estremamente differenziata di metodologie, di approcci creativi che dalla seduzione del “disegno” della lettera dalla quale si origina il testo, dal suo “suono” grafico, procede fino al dispiegarsi delle molteplicità di senso narrativo del testo. Incisioni e stampe, acqueforti e acquetinte degli studenti riprendono suggestioni nate da una varietà di testi letterari del passato e del presente, da Ariosto e Leopardi, da Hesse a Murakami, da Thoreau a Borges. Insomma, un’occasione per verificare una volta di più come l’esplorazione dell’artista, il “vaso d’immagini” della sua fantasia, sia in grado di sostituire all’illusione di una determinazione univoca della pagina letteraria il senso di un’inesauribile possibilità.
"Letteratura incisa" è tutto questo: si tratti di incisioni singole, di cartelle o di libri d’artista, la ricchezza del rapporto tra testo e immagine è stimolo per sondare gli abissi del processo d’interpretazione. E nell’epoca del digitale, le opere dei giovani studenti dell’Accademia ci riportano alla fisicità e alla bellezza della carta, che si fa tramite materiale delle suggestioni visive e artistiche suscitate dalla letteratura.
La mostra “Letteratura incisa” è un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Arti Visive - Scuola di Tecniche dell'Incisione - Grafica d'Arte. Il progetto e il coordinamento sono a cura di Maria Agata Amato. I testi del catalogo sono di Rita De Tata, direttrice della Biblioteca Universitaria, di Enrico Fornaroli, direttore dell’Accademia di Belle Arti, dei docenti Maria Agata Amato, Bruno Bandini e Beatrice Buscaroli.