La cultura sarda nelle opere di Sergio Atzeni: film, incontri e tavole rotonde

Mercoledì 23 e giovedì 24 settembre, presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna si terrà una due giorni di dibattiti ed eventi artistici dedicata all’opera del grande scrittore ed intellettuale sardo Sergio Atzeni. La città di Bologna ha un rapporto speciale con la cultura sarda, essendo stata per molti scrittori, registi, musicisti ed intellettuali sardi un luogo di formazione e di crescita. Tra questi, anche Sergio Atzeni che si è rivelato al pubblico nazionale proprio sulla rivista bolognese “Oriente Express”, per poi rimanere a vivere in Emilia, benché non a Bologna, in una fase importante della sua vita.

Studiosi, giornalisti, editori, scrittori, registi ed operatori culturali si avvicenderanno per offrire nuovi spunti di lettura ed approfondimenti sulla vita e sull’opera di Atzeni, spaziando dai romanzi più noti ai racconti e alle poesie, dalla poetica all’ideologia: elementi che lo hanno reso uno scrittore controcorrente ma di prestigio nel panorama della narrativa italiana di fine secolo, oltre che promotore del rinnovamento culturale della Sardegna degli anni Duemila.

Durante la due giorni del convegno si alterneranno gli interventi di studiosi delle università sarde di Cagliari e Sassari, dell’Università di Bologna, di quelle di Pisa e di Parma e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa assieme all’Università di Leeds. Nel tardo pomeriggio di mercoledì e nel primo pomeriggio di giovedì si terranno anche due tavole rotonde: la prima, il pomeriggio del 23, mira a presentare le novità bibliografiche di critica atzeniana; la seconda, a conclusione del convegno, vedrà la partecipazione di Ernesto Ferrero, direttore del Salone del Libro di Torino, e di Stefano Salis, giornalista del Sole 24 ore, che dialogheranno intorno al ruolo pubblico dello scrittore sardo.

La serata di mercoledì sarà dedicata al lascito atzeniano nel campo delle arti con un’interpretazione dell’attrice Marta Proietti Orzella de “Il quinto passo è l’addio”, il corto “Sergio Atzeni, scrittore” di Peter Marcias e un reading di ispirazione atzeniana con la partecipazione di Francesco Abate, Alberto Bertoni, Marcello Fois, Loriano Machiavelli, Alberto Masala, Flavio Soriga, Paola Soriga, Simona Vinci. Il tutto presso le aule di Via Zamboni. Per quanto riguarda la serata di giovedì, dalle 17.15 in poi, sarà possibile assistere alle proiezioni de “Il figlio di Bakunin” e di “Bella Mariposas” presso la Cineteca di Bologna, seguite da un dibattito con i registi Gianfranco Cabiddu e Salvatore Mereu.