Una strategia integrata per la riqualificazione di un settore del quartiere Bolognina, e che combina alcune soluzioni innovative con un modello di sviluppo economico teso a sostenere gli interventi nel medio periodo. È il progetto premiato tra i lavori finali della prima edizione della Phd Summer School internazionale “Design for adaption. Resilient for urban communities”.
La Phd Summer School è sostenuta da Climate-KIC, programma europeo per la conoscenza e l’innovazione sul tema dei cambiamenti climatici, ed organizzata da Aster, dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, da Urban Center e dal Comune di Bologna. Rivolta a dottorandi, dottori di ricerca, professionisti ed esperti, mira a delineare soluzioni per affrontare le conseguenze, a vari livelli, dei cambiamenti climatici nelle città. Un unico laboratorio di cui fanno parte profili eterogenei, provenienti da paesi diversi tra cui Argentina, Francia, Germania, Italia, Olanda, Pakistan, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti.
Il progetto premiato si chiama “Path to Resilience” ed è stato messo appunto dal gruppo di lavoro formato da Faustina A. Roman, Martyna Mokrzecka, Saveria Boulanger e Van Vincent. La giuria, composta dall’assessore Patrizia Gabellini, da Giovanni Fini, ingegnere del Comune di Bologna, da Andrea Boeri, direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna e da Arianna Cecchi, Innovation Lead di Climate-KIC, ne ha sottolineato il carattere multidisciplinare, la visione di insieme e la potenziale replicabilità.
La premiazione è avvenuta lo scorso 18 settembre presso la Sala D’Accursio del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna nell’ambito della Phd Summer School “Design for adaption. Resilient for urban communities”. Tutti i progetti presentati riguardano la messa a punto di soluzioni, strategie e servizi per adattare l’ambiente costruito agli effetti dei cambiamenti climatici, tema su cui l’Università di Bologna vede già impegnati numerosi docenti e ricercatori. In particolar modo i partecipanti si sono concentrati sulla riqualificazione di Bolognina e Reno-city, cercando di fornire visioni strategiche per una maggiore efficienza energetica, trovando nella diversità e nella interdisciplinarietà gli strumenti per rinnovarsi.