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Pasolini e Bologna: una rassegna di eventi a quarant’anni dalla morte

Da settembre a marzo la città natale dell’intellettuale e artista rende omaggio alla sua opera con una serie di incontri, mostre, rappresentazioni e proiezioni

Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale, ha uno stretto legame con Bologna, che oltre ad essere la sua città natale è anche il luogo dove ha avuto il via la sua formazione intellettuale: prima, al Liceo Classico Galvani, poi alla Facoltà di Lettere dell’Alma Mater, dove si è laureato nel 1945 con una tesi su Pascoli. Per questo, a quarant’anni dalla morte, Bologna dedica al grande intellettuale e artista una rassegna di eventi, incontri, mostre, rappresentazioni e proiezioni, che si articolerà in diversi luoghi della città fino al prossimo marzo. “Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna” è il titolo del progetto, che cita un famoso componimento poetico di Pasolini, e sottolinea l’attualità del tutto particolare della sua arte e del suo pensiero. Un’opportunità di indagine, approfondimento e discussione dell’opera di Pasolini, ma anche un modo per esplorare il suo complesso rapporto con la città.

Tra i partner dell’evento c’è anche la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Alma Mater, che ospiterà insieme alla Biblioteca dell’Archiginnasio il ciclo di incontri “Pasolini dentro l’Università. Bologna 1942/1950/1970”, coordinato da Marco A. Bazzocchi, critico letterario e professore del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica: un appuntamento per affrontare diversi temi legati a Pasolini e al suo rapporto con Bologna. E la Scuola di Lettere e Beni Culturali collabora anche nella realizzazione della mostra “Officina Pier Paolo Pasolini”, ospitata al MaMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna, dal 17 dicembre al 28 marzo e organizzata dalla Fondazione Cineteca di Bologna, insieme all’Istituzione Bologna Musei e Cinemazero Pordenone: un itinerario diviso in sei sezioni tematiche dedicate alla formazione dell’artista, che spazia dai miti che hanno caratterizzato la sua opera, come il mondo contadino, il sottoproletariato romano, l’antichità classica e il terzo mondo, al suo complesso laboratorio, dalla poetica della contaminazione alla visione infernale dello sviluppo senza progresso del mondo contemporaneo. Ogni sezione presenta una serie di fotografie, disegni, dipinti, sezioni di film, riprese di spettacoli teatrali, scritti originali e costumi di scena.

Un'altra mostra sarà nella Piazza Coperta di Biblioteca Salaborsa, dal 13 ottobre fino al 15 novembre: “Una strategia del linciaggio e delle mistificazioni”, che ripercorre la storia della violenta persecuzione diffamatoria che Pasolini ha subito da parte della stampa, degli oltraggi feroci sulla sua morte e delle mistificazioni orchestrate negli anni successivi alla sua scomparsa. Gran parte del programma sarà, poi, dedicata all’opera cinematografica di Pasolini: da novembre a fine marzo, la Cineteca di Bologna proporrà l’intera opera al Cinema Lumière, insieme ai film a cui l’artista si è ispirato e a quelli che dalla sua opera hanno tratto la loro ispirazione.

Numerose anche le produzioni originali, i concerti e gli spettacoli in programma: giovedì 1 ottobre il Covo Club presenta al Teatro dell’Antoniano “Pasolini, l’incontro”, che vedrà i Tre Allegri Ragazzi Morti esibirsi dal vivo in uno spettacolo di disegni, musica e parole; il 2 ottobre, a DOM la cupola del Pilastro, la compagnia Laminarie propone invece “Alì”, una performance liberamente ispirata ad “Accattone” e ad “Alì dagli occhi azzurri”. Fondazione Musica Insieme per il Gruppo Unipol presenta, invece, “Vorrei essere scrittore di musica”, tre appuntamenti, il 14 ottobre, il 19 e 24 novembre, che vedono protagonista il musicista Mario Brunella con il contributo di diversi ospiti, tra cui Vinicio Capossela, Neri Marcorè e Giuseppe Battiston.

Tra le performance musicali in programma, anche tre appuntamenti organizzati da AngelicA: il 21 ottobre, l'Arena del Sole ospita, l'anteprima in forma di concerto di “Sono Pasolini”, una composizione per coro a voci naturali e un lettore; il 3 novembre, all'Oratorio di San Filippo Neri, grazie alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, sarà proposto il concerto “Le ceneri di Gramsci”, partitura per coro composta in occasione del trentennale della morte di Pasolini; il 18 dicembre, al Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo, si terrà la prima assoluta di “Te deum per un amico”, dedicato a Giuseppe Bertolucci con cui Pasolini ha sempre intessuto un dialogo prolifico.

La stagione teatrale del Duse sarà inaugurata con lo spettacolo “Tra la carne e il cielo”, di Valentino Corvino, con Ennio Fantastichini, Valentino Corvino, Elisa Bonazzi, il Coro del Teatro Comunale di Bologna e l'Orchestra da Camera di Imola: memorie, lettere, poesie e interviste di Pier Paolo Pasolini si intersecano con immagini dai set dei film. Presso Teatri di Vita, dal 28 ottobre all'1 novembre, sarà possibile, invece, assistere a “Is, is oil”, di Andrea Adriatico, ispirato all’opera incompiuta “Petrolio”. Sempre l'1 novembre si svolgerà, inoltre, la maratona “Pilade/Pasolini” proposta da Archivio Zeta, mentre il 9 novembre, all'Oratorio di San Filippo Neri, andrà in scena “Pier Paolo Pasolini - Il libro e la pistola”.

Anche le realtà cittadine più “giovani” presentano due interessanti progetti: Transizioni Festival (dal 27 al 29 novembre al Teatro San Leonardo) propone “Immagini corsare”, un percorso di cortometraggi fotografici dedicati all'universo di Pasolini, una performance audio-video e una serie di incontri con vari ospiti. Mentre Cheap realizzerà alcuni interventi di Street Poster Art nelle bacheche affissive di via Indipendenza e curerà, in collaborazione con MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e con Cineteca di Bologna, la realizzazione di un'opera su un muro del Parco del Cavaticcio. Un’ampia parte del programma sarà dedicata infine alla figura di Laura Betti e al suo profondo legame con Pasolini: numerosi gli appuntamenti dedicati alla sua figura, tra cui l’intitolazione del Teatro Comunale di Casalecchio di Reno.