L’opera di Giovanni Battista Cirri a Forlì: un pomeriggio di studi e musica

Venerdì 2 ottobre, dalle ore 15, il Complesso Museale di San Domenico di Forlì ospiterà una giornata di studi dedicata al violoncellista, didatta e compositore forlivese Giovanni Battista Cirri.

Cirri, apprezzato musicista e compositore sia in Italia che all’estero, ha compiuto i suoi studi prima a Forlì, poi a Bologna e Padova.  È stato collaboratore del padre francescano Giambattista Martini, considerato uno dei più importanti maestri del suo tempo, insegnante dello stesso Mozart. Ha iniziato la sua carriera concertistica a Parigi nel 1764, per poi proseguire a Londra, divenendo esecutore alla corte del fratello di Re Giorgio III d’Inghilterra, e rientrare a Forlì nel 1787.

Nonostante le sue opere siano oggi pressoché inesplorate, il violoncellista ha contribuito al percorso di emancipazione tecnica ed espressiva dello strumento, con esempi di indiscussa rilevanza, sia dal punto di vista teorica che dal punto di vista esecutivo. La giornata di studi mira proprio a sottolineare il suo importante ruolo nella tradizione violoncellistica italiana.

L’iniziativa è parte di un progetto più ampio, il “Progetto Cirri”, nato per la valorizzazione dell’opera del musicista forlivese e che coinvolge più istituzioni emiliano-romagnole tra cui il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna che ha fornito il suo patrocinio e la sua collaborazione scientifica.

In particolar modo, la giornata vedrà la partecipazione di Elisabetta Pasquini, docente di Storia della musica dell’Università di Bologna, oltre che di Elena Righini, musicologa, autrice del saggio “Giovanni Battista Cirri. Memoria e sintesi dell’inventio sonora”, Davide Drei, sindaco di Forlì, Elisa Giovannetti, assessore alla cultura del Comune di Forlì, e Ariele Monti, presidente dell’associazione forlivese “Area sismica”, soggetto proponente ed organizzatore dell’iniziativa.

Il pomeriggio di studi, ad ingresso libero, terminerà con l’esecuzione musicale del Quartetto d’archi romagnolo Fauves dell’op. XVIII di Cirri nella chiesa di San Giacomo.