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70 anni dopo Hiroshima: un viaggio per non dimenticare

A settanta anni dalla fine della seconda guerra mondiale, gli studenti di Lingua e Letteratura Giapponese dell’Università di Bologna organizzano, in collaborazione con NipPop, una giornata per ricordare il dramma dell'atomica giapponese e la fine della Seconda guerra mondiale

Un viaggio nella memoria, fra passato prossimo e presente attraverso l’arte, il cinema, la fotografia e la letteratura per ricordare Hiroshima e i 70 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. È l'iniziativa promossa dagli studenti di Lingua e Letteratura Giapponese dell’Università di Bologna, in collaborazione con NipPop, per la giornata di mercoledì 16 dicembre, a partire dalle 15, nella Sala Rossa della Scuola Superiore di Studi Umanistici.

Introdotto da Paola Scrolavezza, con la partecipazione di Francesca Scotti, il viaggio nella storia giapponese partirà con "Le immagini della bomba": Giampiero Raganelli presenterà le immagini reali delle due bombe atomiche cadute su Hiroshima e Nagasaki e dei loro effetti, sia quelle riprese dagli aerei americani che quelle delle troupe televisive che a lungo sono state tenute nascoste. A seguire appuntamento con le "Percezioni e prospettive incrociate di vincitori e vinti", a cura di Luca B. Fornaroli, per discutere sulla percezione dell'atomica e della guerra da una sponda all’altra del Pacifico, fra rimozione e memoria, rappresentazione e reinterpretazione.

Susanna Marino parlerà poi di "Hibakusha: i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki": l'epilogo di una storia che non viene mai raccontata, a partire dallo sganciamento delle due bombe atomiche sulle città giapponesi fino agli strascichi psicologici, fisici e sociali che, ancora oggi, coinvolgono i sopravvissuti diretti e indiretti dei due bombardamenti.

Toccherà poi a "Giappone, 70 anni dopo", con Alessia Cerantola, e "Oggi, 70 anni fa", galleria fotografica a cura di Claudia Catalano, Enrica Fiacchi ed Erika Forte. Infine, un laboratorio di origami gestito da Enrica Fiacchi per raccontare la leggenda delle "Mille gru": la gru, che vive 1000 anni, se regalata sotto forma di origami diventa un augurio di 1000 anni di vita. Dopo Hiroshima e Nagasaki, la forma della gru è diventata così un simbolo di pace e di speranza.

Giappone Anno Zero: 70 anni dopo Hiroshima

16 Dicembre 2015

ore: 15:00

Scuola Superiore di Studi Umanistici, Sala Rossa (Via Marsala, 26 - Bologna)

Nel settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale, un viaggio nella memoria, fra passato prossimo e presente. Per non dimenticare