Sabato 20 febbraio, nel Labirito della Masone, lo spazio ideato da Franco Maria Ricci per la botanica, l'arte, l'editoria che si trova a Fontanellato, in provincia di Parma, aper la mostra "Gaetano Gandolfi e il volto della scienza. I ritratti della Pinacotheca Bassiana di Bologna", curata dalla docente Unibo Donatella Biagi Maino.
La mostra presenta una raccolta di ritratti di scienziati dall'antichità al secolo dei Lumi di proprietà dell'Università di Bologna. Opere che sarranno presentate in un contesto unico ed originale: è stata realizzato infatti ad hoc un cabinet scientifico di fine Settecento con strumenti dell'epoca, fossili e animali tassidermizzati.
Dedicata alla Pinacotheca Bassiana, una iconoteca a tema creata da Ferdinando Bassi, botanico che negli anni sessanta del Settecento ebbe l'idea di onorare l'Istituto delle Scienze di Bologna (che nel suo seno comprendeva l'Accademia delle Scienze e quella dedicata alle arti del disegno, l'Accademia Clementina) facendo eseguire ritratti di illustri botanici, dal principe della disciplina nel Settecento, Linneo, a Duhamel de Moncaeau, D'Arginviller, Pontedera e insieme ai grandi predecessori come Teofrasto, Dioscoride, Virgilio, passando per i geni del Cinque-Seicento come Mattioli, de Tournefort, Lusitano, Trew.
Una collezione che documenta un clima culturale e un momento storico fervidissimi. A celebrare la scienza attraverso i protagonisti concorsero molti intellettuali che fornirono a Ferdinando Bassi immagini, incisioni o disegni. Gli artisti coinvolti erano dell'Accademia Clementina e tra tutti spicca il nome di Gaetano Gandolfi, che presto si impose per l'eccellenza della sua tecnica e della strepitosa fantasia.