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Salvaguardare la biodiversità: ricerca e didattica al Parco della Chiusa

Comune e Università di Bologna hanno siglato un protocollo d’intesa per realizzare un’indagine sulla struttura e la biodiversità della componente forestale e semi-naturale del territorio, a partire dal Parco della Chiusa

L’Assessorato all’Ambiente del Comune di Casalecchio di Reno e il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna hanno firmato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di realizzare un’indagine sulla struttura e la biodiversità della componente forestale e semi-naturale del territorio, a partire dal Parco della Chiusa. Il fine del progetto è la salvaguardia e la divulgazione dell'importanza della biodiversità nelle aree urbane e peri-urbane, anche mediante l'utilizzo di risorse intellettuali e tecnico-strumentali, di ricerca applicata sul campo della biodiversità vegetale ed ecologica.

Le forme di collaborazione fra i due enti riguardano la condivisione delle modalità di monitoraggio dei processi dinamici della vegetazione e la creazione di un’aula didattica a “cielo aperto”, una sorta di campo-scuola nel Parco della Chiusa; la valorizzazione e la divulgazione della biodiversità in ambito urbano e peri-urbano; la realizzazione di un progetto di valorizzazione del Parco della Chiusa; la collaborazione alla gestione del Vivaio comunale per la Biodiversità attraverso attività di ricerca, di coltivazione delle piante e di promozione della biodiversità.


Particolare attenzione avrà l’aspetto didattico, con la partecipazione ad incontri interdisciplinari con altre amministrazioni coinvolte nella gestione del verde, creazione di strumenti digitali e cartacei per la progettazione di spazi verdi, organizzazione di convegni, seminari, workshop su attività formative e scientifiche, attività formativo/seminariali promosse nell’ambito dei dottorati di ricerca, master e corsi di formazione permanente, nonché attività di tirocinio curriculare e/o formativo per studenti dei Corsi di Laurea Magistrale e dottorato di ricerca.

Nell’ambito della ricerca, il Protocollo prevede monitoraggi periodici dello stato di vegetazione del territorio, la redazione di uno studio dello stadio attuale della vegetazione naturale e semi-naturale, l’individuazione di processi dinamici della vegetazione per formulare scenari nel medio termine (50 anni), l’impostazione di un piano di monitoraggio della vegetazione onde migliorare i progetti di gestione necessari e la collaborazione con il Vivaio per la Biodiversità attraverso attività di ricerca e di coltivazione di piante.

Beatrice Grasselli, Assessore all’Ambiente dichiara: “Il rapporto con l’Università di Bologna è per noi strategico per approfondire la nostra consapevolezza rispetto alle fondamenta ambientali del Parco della Chiusa e per poter disporre delle competenze che ci consentano di promuovere e divulgare questi valori ai cittadini, in modo che si rafforzi nella comunità il senso ed il valore della biodiversità”.

Alessandro Gargini, Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna dichiara: "Il Gruppo di Botanica Ambientale ed Applicata del nostro Dipartimento, coordinato dal prof. Alessandro Chiarucci, sta lavorando su quest'area, dal punto di vista scientifico e didattico, in quanto offre una ottima opportunità di studiare i processi ecologici legati al dinamismo della vegetazione e del paesaggio. Poter studiare tali processi in natura è fondamentale sia per preparare dei laureati che sappiano comprendere le dinamiche naturali e antropogeniche dei sistemi collinari e appenninici sia per monitorare i trend della biodiversità naturale presente nel territorio. Il parco della Chiusa rappresenta un ottimo compromesso tra facilità di accesso e presenza di fenomeni naturali di interesse scientifico e didattico".