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Unibo nella Guild of European Research Intensive Universities

Nasce la nuova associazione che riunisce alcune tra le più prestigiose università europee con caratteristiche di eccellenza per ricerca, formazione e terza missione. L'Alma Mater è tra i membri fondatori

L'Università di Bologna è tra i membri fondatori della Guild of European Research Intensive Universities, nuova associazione che riunisce alcune tra le più prestigiose università europee con caratteristiche di eccellenza per ricerca, formazione e terza missione. Obiettivo della Guild è collaborare allo sviluppo di soluzioni innovative per alcune delle sfide sociali e scientifiche che l’Europa è chiamata ad affrontare. Per la partenza ufficiale dell'associazione si sono incontrati a Bruxelles gli atenei di Bologna, Glasgow, Göttingen, Groningen, Cracovia (Jagiellonian University), Oslo, Tübingen, Uppsala e Warwick, mentre altri membri si aggiungeranno in occasione del lancio europeo della Guild, che avverrà sempre a Bruxelles il prossimo 21 novembre.

La Guild si prefigge di promuovere il dibattito pubblico sulle politiche di interesse per la ricerca e di creare stabili occasioni di confronto con il mondo non accademico per stimolare l’innovazione, mettendo in comune tra i propri membri le migliori pratiche ed esperienze e promuovendone la collaborazione.

"Il consorzio - commenta Ole Petter Ottersen, presidente della Guild e rettore dell’Università di Oslo - costituirà una risorsa di eccellenza per le università europee. La Guild rappresenta un nuovo ed efficace approccio al coinvolgimento e per il capacity building in Europa. Siamo stimolati dalla prospettiva di lavorare a stretto contatto con la Commissione Europea, con parlamentari e funzionari europei e nazionali, per assicurare risultati pratici e strategici di cui beneficieranno le comunità dell’Europa".

"L’Alma Mater - aggiunge Antonino Rotolo, prorettore per la ricerca dell'Alma Mater - attraverso questa adesione potrà essere sempre più protagonista in Europa, contribuendo a tracciare nuove traiettorie nella attività di policy engagement in ricerca e formazione".