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Human Rights Nights al Campus di Forlì: cinema, arte, musica

Tre giornate dedicate a diritti umani, migrazioni, rifugiati e coraggio delle donne

Il Festival Human Rights Nights di cinema arte e musica dei diritti umani torna a Forlì dal 10 al 12 ottobre 2016. Promossa dal Campus di Forlì dell’Università di Bologna (coordinamento scientifico di Raffaella Baccolini), con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì e la collaborazione del Centro Diego Fabbri, l’iniziativa affronterà temi come le migrazioni, i rifugiati, genere e violenza, integrazione popoli indigeni, ambiente e diritti, per mezzo di proiezioni, mostra fotografica, performance di teatro e musica, incontri di approfondimento con artisti, esperti ed attivisti.

Il Festival prenderà il via lunedì 10 ottobre, alle 19, nell'atrio centrale del Teaching Hub, con la mostra fotografica Open Borders – Sguardi Migranti, omaggio ai rifugiati alle frontiere dell’Europa e, alle 20, nell'Aula 1, con il bellissimo film Human di Yann Arthus Bertrand, ritratto corale della condizione umana nel mondo. Interverranno all'inaugurazione il Sindaco di Forlì, Davide Drei e l’Assessora alla Cultura del Comune di Forlì, Elisa Giovannetti, insieme al Prof. Patrick Leech in rappresentanza dell’Università di Bologna.

Martedì 11 ottobre, a partire dalle 9, nell'Aula 14 al Teaching Hub, sarà messo in luce il tema Genere, Infanzia, Migrazione e Violenza, a cura del Centro MeTRa (Centro sullo studio della mediazione e traduzione per e ad opera di ragazze/i, Università di Bologna), con la proiezione di La Sposa Bambina di Khadija al-Salami, co-produzione internazionale tra Yemen, Emirati Arabi e Francia, e opera prima della regista, che ha vissuto in prima persona il difficile percorso di emancipazione di una giovanissima costretta dalla famiglia a un matrimonio combinato. Il corto Vagen Hem – The Way Home di Begonia Randhav esprimerà, invece, il trauma della dislocazione che vivono i rifugiati, costretti anche ad allontanarsi dalle proprie famiglie per resistere alla deportazione. Sempre sul tema del genere e per la sensibilizzazione alla violenza, sarà infine presentato il progetto fotografico di Paola Luciani – Open (H)Air/Symbols.

Le questioni dei diritti umani, associate all'ambiente, saranno affrontate, alle 15 al Teaching Hub, con il film Mekko di Sterlin Harjo, con introduzione di Sam Whitsitt e Lance Henson, dove al centro ci sono storie di terre strappate a chi vi è nato, attraverso genocidi culturali ancora non riconosciuti, come quello verso i popoli indigeni nel Nord. Seguirà, alle 17, il film Devil comes to Koko, dove viene denunziata la continua occupazione e distruzione dell’ambiente e comunità in Africa, per esempio in Nigeria nel passato con la sanguinosa invasione inglese di Benin City del 1897 e più recentemente con lo scandalo dei rifiuti tossici scaricati nel 1987 a Koko da una impresa italiana.

Il tema, presentato dal regista Alfie Nze, verrà poi ripreso la sera con Verdilizzante, reading spettacolo teatrale a sua regia, con la recitazione di Rufin Doh, con letture dal testo originale dal quale nasce il suo film, alle 21.00 alla Sala San Luigi.

La mattina di mercoledì 12 ottobre sarà dedicata a Migrazioni e Rifugiati, con le proiezioni della collezione di corti di Stefano Liberti, due progetti con Open Society Foundation, per rappresentare l’esperienza dei rifugiati alle frontiere dell’Europa (Borderline), e una volta arrivati in Italia attraverso il sistema per il riconoscimento dell’asilo e del sostegno umanitario (Welcome to Italy). Introdurrà Ira Torresi (Università di Bologna). All'importante incontro Nunca Más el Silencio! con Vera Vigevani Jarach - Madres de Plaza de Mayo Linea Fundadora, interverranno Patrizia Dughero e Simona Cuva, responsabili editoriali 24 Marzo Onlus e Elisa Giovannetti, Assessora alla Cultura del Comune di Forlì. Si parlerà di Memoria, Verità e Giustizia, i tre cardini della Línea Fundadora, che negli anni si sono tradotti anche in viaggi di testimonianza che hanno per primi interlocutori proprio i giovani, quelli che oggi sono coetanei di quanti allora furono sequestrati e uccisi.


Il tema della mattinata sarà ripreso nel pomeriggio con l’importante film Fuocoammare di Gianfranco Rosi, già premiato con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e ora candidato all’Oscar, che ritrae come vivono la situazione di emergenza ormai permanente gli abitanti di Lampedusa, impegnati in prima persona per salvare le vite umane alle coste dell’isola. Introdurrà Francesca Biancani (Università di Bologna).

Il festival si concluderà con un concerto live di B.B.Cico”z de Congo per celebrare il potere dell’arte e della musica per i diritti umani, al termine del film They Have to Kill Us First: Malian Music in Exile di Johanna Schwartz. “Immaginate di svegliarvi un giorno e di scoprire che ogni forma di musica è stata messa al bando. Niente radio, niente musica nei matromoni, niente internet….” E’ quanto accaduto in Mali dopo che nel 2012 i guerriglieri islamici hanno imposto una rigorosa interpretazione della sharia, soffocando nel sangue la primaria forma di comunicazione e di espressione artistica del paese africano. Ma la musica continua a essere forma di resistenza civile contro ogni forma di oscurantismo, repressione e discriminazione. Intervengono Sam Whitsitt (Università di Bologna) e Cico Giramundo.

Human Rights Nights a Forlì nasce nell'ambito della consolidata collaborazione di Human Rights Nights con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, come evento multi-campus a Bologna, Forlì e Ravenna. Il programma del festival nel Campus di Forlì riflette gli interessi e gli orientamenti dell'offerta didattica e di ricerca approfondita nella città. Insieme al supporto del Centro Diego Fabbri per la rassegna forlivese, da quest’anno il festival è seguito anche dalla nuova organizzazione Jump Radio, con interviste e live il festival nelle tre giornate.