Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Sport Cus Bologna. Il bilancio (positivo) di un anno di attività

Cus Bologna. Il bilancio (positivo) di un anno di attività

Il presidente Piero Pagni ha presentato la relazione sulle attività del braccio sportivo dell'Alma Mater

Una relazione per chiudere nel migliore dei modi il primo anno di mandato, dal momento che la sua elezione e quella del consiglio direttivo è datata 31 marzo 2015. Piero Pagni, presidente del Cus Bologna, nella sua relazione ai soci non ha nascosto le zone d’ombra, quelle che ancora minacciano il futuro del braccio sportivo dell’Alma Mater. “Quello che ci eravamo prefissati come obiettivo da raggiungere a tutti i costi era il pareggio di bilancio. In questo caso a tutti i costi non è un modo di dire: i sacrifici compiuti sono stati altissimi come, per contro, altissimi erano i rischi che il Cus Bologna stava correndo”, le parole di Piero Pagni.

“Il timore – prosegue Pagni - è che questi provvedimenti non siano gli ultimi che il Consiglio Direttivo uscito dalle urne il 31 marzo 2015 debba prendere. Era infatti irrinunciabile mandare un segnale chiaro e inequivocabile che il solco tracciato dal Commissario Straordinario, Vincenzo Santis, attraverso la vendita dello Sterlino e i tanti drastici tagli alle spese, non è stato abbandonato prematuramente”.

Qualche speranza per il futuro c’è. “Le parole di incoraggiamento che il Magnifico Rettore e, soprattutto, il neo-presidente del Comitato per lo Sport Universitario, Giacomo Calzolari, ci hanno rivolto, fanno sperare che, già dal prossimo anno, la situazione possa sensibilmente migliorare. Comunque sia, la propria parte il Cus l’ha fatta e ha chiuso il bilancio con un, seppur lievissimo, avanzo di gestione. E, a costo di ripetermi, lo voglio ribadire, la cosa non era affatto scontata. Tuttavia, come detto, la situazione debitoria rimane assai pesante e le notizie giunte, purtroppo ormai certe, parlano di un ulteriore taglio ai contributi ministeriali della legge 394; un’altra tegola si abbatte sul nostro capo! Di conseguenza, non dobbiamo abbassare la guardia illudendoci che il risultato ottenuto significhi la fine dei problemi economici; purtroppo è solo un passaggio obbligato al quale ne dovranno seguire molti altri prima che, realmente, il Cus possa dichiarare la fine dello 'stato d’emergenza'”.

Non nasconde le difficoltà, Pagni, ma si sofferma anche sul fatto dei risultati ottenuti nel corso della stagione. “A tutto ciò, fortunatamente, fanno da contraltare i brillanti risultati sportivi che i nostri atleti hanno raggiunto. Oltre al costante e prezioso lavoro svolto dalle nostre sezioni agonistiche, il 2015 è stato un anno ricco di soddisfazioni sportive, anche per la brillantissima edizione dei campionati nazionali universitari che ha visto il Cus Bologna aggiudicarsi ben 40 medaglie, un risultato di altissimo profilo impreziosito dal bronzo conquistato ai campionati Europei Universitari di pallacanestro tenutisi a giugno in Slovenia”.