Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home In Ateneo Ecco gli "Studi sul Patrimonio Culturale" del Dipartimento di Beni Culturali

Ecco gli "Studi sul Patrimonio Culturale" del Dipartimento di Beni Culturali

Parte una nuova collana editoriale, promossa dal Dipartimento di Beni Culturali dell'Alma Mater, per una nuova visione di patrimonio condiviso e identitario, da salvaguardare e valorizzare attraverso la conoscenza


Il Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna lancia in questi giorni "Studi sul Patrimonio Culturale"
, una nuova collana editoriale aperta ai contributi di tutti gli studiosi che si occupano di tutela e comunicazione dei beni culturali. Gli ambiti di interessi sono numerosi e vari: monumenti, opere d’arte, libri, archivi, musica, forme letterarie, manufatti d’interesse archeologico e storico ma anche tradizioni culturali e religiose, istituzioni sociali, culture, diritti dell’uomo e dell’ambiente. L'obiettivo è inaugurare una nuova visione in cui i diversi saperi umanistici (storici, filologici, letterari, archeologici, artistici e musicologici) siano concretamente coniugati sia con gli studi antropologici, giuridici, socio-economici e politologici, sia con le metodologie e gli strumenti scientifici, diagnostici, tecnici e informatici.

Già due i titoli pronti: "Il patrimonio culturale tra conoscenza, tutela e valorizzazione. Il caso della 'Piazzetta degli Ariani' di Ravenna", a cura di Giuseppe Garzia, Alessandro Iannucci, Mariangela Vandini, e "Il libro e le sue reti. La circolazione dell'edizione italiana nello spazio della francofonia (sec. XVI-XVII)", a cura di Lorenzo Baldacchini.

Comunicazione e diffusione pubblica dei beni culturali sono le linee guida della nuova collana. I beni culturali visti come un patrimonio condiviso e identitario, da salvaguardare e valorizzare attraverso la conoscenza. Un'idea che mette al centro le informazioni come strumento di sviluppo e comunicazione, mettendo l’accento sulla capacita di comprensione da parte dei fruitori piuttosto che sugli oggetti culturali stessi (che rappresentano già un valore in sé, e di cui nessuno dubita).