È scomparso, ieri mattina, il prof. Giovanni Nadiani, docente di Traduzione dal tedesco in italiano e di Letteratura tedesca presso il Dipartimento di Traduzione e Interpretazione dell'Università di Bologna. Germanista e studioso di traduzione particolarmente apprezzato in Italia e all’estero, ha pubblicato numerosi studi legati ai suoi molteplici ambiti di ricerca: le lingue, culture e letterature minoritarie, la prosa breve tedesca, la poesia dialettale, la letteratura digitale, la traduzione multimediale e la teoria della traduzione letteraria.
Le sue ricerche sulla traduzione delle lingue minoritarie e in particolare dei dialetti - un campo di cui ha contribuito a dimostrare la rilevanza scientifica e culturale - hanno avuto particolare risonanza internazionale, anche grazie all’organizzazione, insieme ad altri colleghi, di due importanti convegni i cui atti sono stati pubblicati su Intralinea, The translation of dialects and multimedia (2009 e 2012).
Oltre a occuparsi della traduzione da un punto di vista teorico e scientifico, ha tradotto e curato le edizioni italiane delle opere di importanti scrittori e poeti tedeschi, fiamminghi e spagnoli, fra cui Frido Lampe, Hans Haid, Markus Manfred Jung, David Castillo, Matthias Politycki, Nicolas Born, contribuendo a farli conoscere in Italia. Accanto al suo impegno di studioso, si è inoltre contraddistinto per una ricchissima attività creativa, in qualità di scrittore di narrativa e prosa breve, di poesia dialettale , di numerosi spettacoli di teatro e cabaret in musica confluiti in audiolibri. Le sue raccolte di poesie in dialetto romagnolo, tradotte in inglese, spagnolo, francese e tedesco, hanno ricevuto prestigiosi premi letterari, fra i quali “Lanciano”, “Ischitella”, “Noventa”, “Pascoli”, “Marin”, “Salva la tua lingua locale”. La sua ultima raccolta di poesie, ANmarcurd, è stata pubblicata nel 2015 dall’editore l’Arcolaio.
L'Ateneo e il Dipartimento DIT si stringono attorno alla famiglia di questo studioso, docente, collega e per i più fortunati amico, apprezzato non solo per le sue qualità intellettuali, ma anche per la sua straordinaria e generosa umanità, per la capacità di ascolto e di rispetto nei confronti delle persone e della vita.