Svelata a Roma, in occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, arriva a Bologna per la sua prima vera apertura pubblica la mostra "Un’Europa sempre più Unita." Ad ospitarla, dal 6 al 27 aprile, sarà la Scuola di Scienze Politiche dell'Alma Mater, nella sede di Palazzo Hercolani (Strada Maggiore, 45 - Bologna).
La mostra ripercorre i sessant'anni della storia europea attraverso documenti, immagini e testimonianze selezionate dagli Archivi storici della UE. Si parte da un'introduzione storica, a cui segue una riflessione documentata sull’eredità dei Trattati di Roma nella dimensione economica, sociale e internazionale dell’Europa di ieri e di oggi, mentre la conclusione è affidata a uno sguardo sulle sfide del futuro.
E proprio sul futuro dell'Unione sarà concentrato l'incontro di inaugurazione della mostra, in programma per giovedì 6 aprile alle 17, a cui parteciperanno docenti, rappresentanti degli studenti e delle istituzioni. Coordinato da Fabrizio Binacchi, direttore RAI della sede regionale Emilia-Romagna, l'appuntamento vedrà intervenire le docenti Elena Barracani e Paola Subacchi, due studenti della Scuola di Scienze Politiche e la Presidente del Consiglio degli Studenti dell'Alma Mater. Parteciparanno inoltre Pina Lalli, vicepresidente della Scuola di Scienze Politiche, la parlamentare europea Elly Schlein e Yuri Torri dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. In programma anche la proiezione di un video di EuLab sul BarCamp dedicato all’Europa e realizzato dagli studenti di Scienze Politiche grazie alla collaborazione dei professori Michele Chiaruzzi e Michele Marchi. Le conclusioni saranno affidate a Roberto Santaniello della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea.
La mostra "Un'Europa sempre più Unita" nasce dalla collaborazione dell’Istituto Universitario Europeo, a cui si devono ideazione e contenuti, con il Parlamento Europeo, che ne assicura la traduzione, del Consiglio dell’Unione Europea, della Commissione Europea, insieme ai servizi archivistici delle altre istituzioni e all’ANSA - Agenzia Nazionale Stampa Associata. Due le istituzioni italiane coinvolte nel progetto: il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ne cura la realizzazione ed esposizione in Italia, e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ne cura l’esposizione all’estero e ne ospita l’inaugurazione in Italia.
Dopo l’Università di Bologna, la staffetta italiana della mostra passerà nelle mani di altre tre università: Siena, Messina e Verona. Il viaggio proseguirà poi negli altri Stati dell’Unione e nel resto del mondo, da Bruxelles a Helsinki, da Parigi a Lisbona, da Francoforte ad Algeri, da Shanghai a Kuala Lumpur.