Premio Nobel per la letteratura 2004, Elfriede Jelinek è la protagonista del nuovo numero della rivista Prove di Drammaturgia, che sarà presentato martedì 28 marzo alle 18 presso l'Istituto di Cultura Germanica - Goethe Zentrum (Via de’ Marchi, 4 - Bologna). Per l'occasione saranno letti testi che Jelinek ha scritto e donato per il recente Festival Focus Jelinek a lei dedicato. Alcuni testi verranno letti per la prima volta in pubblico.
L’incontro, intitolato "S-pettinare la realtà. La scrittura di Elfriede Jelinek" è un’occasione per approfondire l'opera di una tra le voci più acute e pungenti della scena contemporanea. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della programmazione culturale dell’Istituto di Cultura Germanica – Goethe Zentrum, ha il patrocinio e il sostegno del Goethe Institut e il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Partecipano Gerardo Guccini (Università di Bologna), Rita Svandrlik (Università di Firenze) e con i curatori del numero: Elena Di Gioia (direttrice del Festival Focus Jelinek) e Claudio Longhi (direttore di ERT Fondazione). Le lettura letture teatrali saranno a cura di Anna Amadori, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Fiorenza Menni, Teatrino Giullare.
Il numero di Prove di Drammaturgia che sarà presentato raccoglie gli atti e le testimonianze del convegno "S-pettinare la realtà. Sulle scritture di Elfriede Jelinek" e del Festival Focus Jelinek, dedicato all'autrice austriaca, restituendo la moltiplicazione di sguardi e voci che ha caratterizzato il recente progetto e rilanciando alcuni spunti di riflessione sui rapporti tra la scrittura di Jelinek e gli artisti.
Il numero si struttura in cinque parti. Nella prima sezione hanno sede gli atti del convegno, a cura di Elena Di Gioia e Claudio Longhi in collaborazione con CIMES, Centro di Musica e Spettacolo del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, che ha visto la partecipazione di Luigi Reitani, Rita Svandrlik, Marcello Soffritti e Elisa Balboni, Gerardo Guccini, Silke Felber. Nella seconda sezione del numero si trovano alcune interviste, a cura di Altre Velocità (Lorenzo Donati, Serena Terranova e che ha coinvolto Lucia Amara, Francesco Brusa, Alessandra Cava, Lucia Cominoli, Piersandra Di Matteo, Alex Giuzio, Nicoletta Lupia, Rossella Menna), alla curatrice del progetto Elena Di Gioia e agli artisti coinvolti: Claudio Longhi, Andrea Adriatico, Fabrizio Arcuri, Enrico Deotti, Chiara Guidi, Chiara Lagani, Angela Malfitano, Nicola Bonazzi, Fiorenza Menni.
Una terza sezione è dedicata alle interviste che l'autrice ha concesso, nell’ambito del Focus Jelinek, a Anna Bandettini e a Katia Ippaso e si conclude con una riflessione di Massimo Marino sull'idea di teatro e sull'utilizzo della parola “teatro” nel corpus di Elfriede Jelinek. Infine, il numero volge alla conclusione con un dialogo tra Elfriede Jelinek e gli artisti italiani che hanno preso parte al progetto e che hanno avuto modo di porre all’autrice questioni “sommerse” dentro ogni opera, ricevendo dalla stessa autrice risposte ricche di aperture e riflessioni. Il dialogo è stato appositamente creato e qui trova la sua prima pubblicazione in Italia. A chiudere il numero, uno scritto della stessa Elfriede Jelinek, una lettera all'Italia che ha saputo ospitarla tanto calorosamente dedicandole un intero Festival e questo numero speciale.