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Cus Bologna. CNU 2018: l'Alma Mater torna a casa con 29 medaglie

Le atlete e gli atleti del Cus Bologna si confermano al top nel panorama italiano: 7 medaglie d'oro, 10 d'argento, 12 di bronzo. Con due successi, in particolare, da sottolineare. La vittoria per i ragazzi del basket contro i tradizionali "nemici" del Cus Milano. E lo scudetto per il volley femminile


Al top nel panorama degli atenei italiani. Il Cus Bologna chiude i Campionati nazionali universitari, che quest'anno si sono svolti in Molise, con 29 medaglie: 7 d'oro, 10 d'argento, 12 di bronzo. L'ultimo podio conquistato porta la firma dell'ottimo Cristian Cicala, che ha conquistato l'argento nel pugilato.

Tante medaglie, tanti protagonisti (e tutti da applaudire, anche chi magari, ha finito la sua corsa prima di salire sul podio) e tante storie. Due successi, però, finiscono per avere un peso e un fascino particolare. Il Cus Bologna torna a essere il numero uno dei canestri, vincendo la finale contro i tradizionali "nemici" del Cus Milano. È il titolo numero 18. Nessuno come il Cus Bologna che proverà ora la clamorosa doppietta: titolo italiano e titolo europeo. E c'è anche lo scudetto del volley femminile, con le ragazze che confermano di essere le più forti (bravi anche i ragazzi del volley, che portano a casa una medaglia di bronzo).

Vanno poi ricordati anche i risultati del tennis: la sparuta pattuglia guidata da Alessandro Vitti era composta da soli due effettivi, ma è riuscita a conquistare tre medaglie. Chiara Arcangeli e Veronica Valgimiglio sono d'oro nel doppio femminile, avendo superato il Cus Foro Italico 6-0, 6-3. La stessa Chiara è d'argento nel singolare femminile (sconfitta in finale dalla rivale del Cus Bari), mentre Veronica è di bronzo.

Quello del Cus Bologna è un movimento che cresce, grazie al sostegno e alla presenza del mondo accademico, e che vuole continuare il suo percorso, passo dopo passo. Vincere. paradossalmente, può essere facile. Confermarsi è durissima, e il Cus Bologna ci riesce spesso e volentieri perché le vittorie e i podi non sono il frutto dell'improvvisazione, del caso o della fortuna. Intendiamoci, per vincere un pizzico di fortuna serve sempre, però per essere al top bisogna anche studiare e varare dei progetti di lungo termine. Investire in uomini (e donne) e risorse: è quello che, da tempo, stanno facendo il numero uno del Cus Bologna, Piero Pagni e il club manager biancorosso, Federico Panieri.

Ventinove medaglie per il Cus Bologna, ventinove medaglie per l'Alma Mater Studiorum e, perché no, anche per la città. L'avventura del Cus Bologna che da poco ha festeggiato i 70 anni di vita è destinata a continuare.

IL MEDAGLIERE DI CAMPOBASSO
Oro 7: 4x100 (Simone Bottan, Marco Gianantoni, Alessandro Xilo, Andrea Cavini), judo a squadre femminile; Alessandro De La Rua (taekwondo, combattimento, 58 chili), Samanta Fiandino (judo, 57 chili), Chiara Arcangeli-Veronica Valgimigli (tennis, doppio femminile), volley femminile, basket maschile.

Argento 10: Marco Gianantoni (atletica leggera, 100), Chiara Davalli (taekwondo, combattimento, 57 chili), Silvia Lombardi (taewkondo, combattimento, 67 chili), Ludovico Filippo (taekwondo, forme, 80 chili), Luca Villanova (judo, 100 chili), Mariasole Momentè (judo, 63 chili), Ludovico Filippo (taekwondo, combattimento, 80 chili), Andra Burlacu (tiro a segno, pistola 10 metri), Chiara Arcangeli (tennis, singolare femminile), Cristian Cicala (pugilato).

Bronzo 12: Alessandro Xilo (atletica leggera, 400), Sherry Isofa (atletica leggera, salto triplo), Magdalena Rumbaut (taekwondo, combattimento, 67 chili), Magdalena Rumbaut (taekwondo, forme, 67 chili), Giacomo Mariani D'Altri (judo, 100 chili), Marco Gianantoni (atletica leggera, 200), Ilaria Mazzetti (atletica leggera, salto in lungo), Francesco Frulli (taekwondo, combattimento, 80 chili), Francesco Maiani (taewkondo, combattimento, 80 chili), Veronica Valgimigli (tennis, singolare femminile), volley maschile, Vincenza Sberna (karate).