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Miniere della memoria: scavi in archivi, depositi e biblioteche

Un nuovo appuntamento organizzato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli - MANN, in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e l'Istituto Centrale per l’Archeologia e il Centre Jean Bérard di Napoli. Un convegno internazionale per parlare di archeologie “alibi” e di un nuovo approccio di studio per "scavare" nel passato

Si svolgerà a Napoli, mercoledì 27 e giovedì 29 giugno, il convegno internazionale "Miniere della memoria: scavi in archivi, depositi e biblioteche", organizzato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli - MANN, in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e l'Istituto Centrale per l’Archeologia e il Centre Jean Bérard di Napoli.

Un incontro che, dopo l'appuntamento dello scorso marzo a Bologna, ha l'obiettivo di porre attenzione su pratiche archeologiche che non si attuano sul campo ma negli archivi, nei depositi, nelle biblioteche. Si tratta di una componente anch’essa importante del percorso di conoscenza e di valorizzazione, almeno per tutti i siti caratterizzati una lunga storia di indagini, scavi, interventi di recupero e musealizzazione.

La due giorni napoletana, che scaturisce dall’accordo di collaborazione didattico-scientifica sottoscritto tra l’Istituto Centrale per l’Archeologia e il Dipartimento di Storie Culture Civiltà dell'Alma Mater, ponendosi nel solco di una serie di iniziative dedicate proprio alle archeologie “alibi” in varie sedi, in Italia e all’estero, ha l’obiettivo di affrontare un aspetto del lavoro sull’antico destinato a diventare protagonista dell’archeologia del futuro prossimo e venturo, a partire da una miniera di particolare ricchezza quale il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che di questa discussione si propone dunque non solo come teatro, ma anche come caso di studio.

L’incontro sarà arricchito dalla partecipazione di docenti ed esperti attivi sul fronte degli scavi alibi e provenienti da diverse realtà, con gli interventi iniziali e le conclusioni affidati al Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli Paolo Giulierini, alla professoressa Antonella Coralini dell’Università di Bologna e alla Direttrice dell’Istituto Centrale per l’Archeologia Elena Calandra.

L’evento si svolgerà inoltre nell'ambito della mostra “Ercolano e Pompei. Visioni di una scoperta”, allestita al MANN e aperta dal 28 giugno.