Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Incontri e iniziative Crimini di guerra in ex Jugoslavia: dietro le quinte del Tribunale penale...

Crimini di guerra in ex Jugoslavia: dietro le quinte del Tribunale penale internazionale

Al Campus di Forlì, la mostra realizzata dal fotografo Martino Lombezzi con la giornalista Jorie Horsthuis racconta il dietro le quinte del grande esperimento di giustizia penale internazionale istituito dall'ONU per perseguire i politici e i militari responsabili degli atroci crimini di guerra commessi durante il conflitto nei Balcani


Da lunedì 19 a venerdì 30 novembre
, al Teaching Hub del Campus di Forlì dell'Alma Mater sarà esposta la mostra "Resolution 808. Inside the Yugoslavia Tribunal", di Martino Lombezzi e Jorie Horsthuis. L'evento è promosso da Rafael Lozano Miralles e dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna, in collaborazione con Serinar, e presentato in occasione della tappa forlivese per il 2018 del festival Human Rights Nights.

Nel 1993, l’ONU adottò la "Risoluzione 808" istituendo il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY) con il compito di perseguire i politici e i militari responsabili degli atroci crimini di guerra commessi durante il conflitto nei Balcani: uccisioni di massa, detenzione in campi di concentramento, stupri, atti di genocidio. Nel 2017 il fotografo Martino Lombezzi e la giornalista Jorie Horsthuis sono entrati dietro le quinte del Tribunale per raccontare le storie di persone e luoghi che hanno aperto la strada alla giustizia internazionale. "Resolution 808" è una riflessione sul senso di questa esperienza giudiziaria, probabilmente destinata a rimanere un esempio unico di indagine sui crimini di guerra, raccontata dal punto di vista di chi l’ha vissuta e resa possibile.

Dopo i processi di Norimberga e Tokyo alla fine della seconda guerra mondiale, l’ICTY è il primo e più importante esperimento di giustizia penale internazionale. Durante il suo mandato, durato dal 1993 al 2017, ha cambiato irreversibilmente il panorama del diritto umanitario internazionale, offrendo alle vittime l'opportunità di esprimere gli orrori che hanno sperimentato o di cui sono stati testimoni, e ha chiamato a rispondere penalmente coloro che, politici e militari, sono stati sospettati di avere le maggiori responsabilità per le atrocità e i crimini commessi.

Il fotografo Martino Lombezzi e la giornalista Jorie Horsthuis nel corso del 2017 hanno avuto un accesso privilegiato a questa istituzione, e con la mostra "Resolution 808" ci portano dietro le quinte. Negli archivi dell’ufficio del Procuratore hanno potuto fotografare diversi corpi di reato, provenienti dalla scena dei crimini che hanno segnato la fine della Jugoslavia. Attraverso immagini degli interni, ritratti di molti protagonisti ed interviste esclusive ricostruiscono le esperienze di chi ha lavorato in un contesto così particolare. Gli interpreti, fra questi, hanno sicuramente un ruolo centrale in tutto il procedimento, e la maggior parte di loro proviene dai paesi della ex Yugoslavia. Sono stati la voce di vittime e carnefici traducendo le loro parole.

Dopo 25 anni di indagini sui crimini di guerra, l’ICTY ha pronunciato la sua ultima sentenza lo scorso novembre. Ratko Mladic, ex comandante dell'esercito serbo bosniaco, responsabile del massacro di Srebrenica e di molti altri crimini commessi dalle sue truppe, per molti anni latitante, è stato condannato all’ergastolo. La guerra era già finita, ma nelle aule del Tribunale il conflitto è continuato ed è stato rivissuto ogni giorno: tutti coloro che ci hanno lavorato ne sono rimasti profondamente segnati.

Resolution 808. Inside the Yugoslavia Tribunal

dal 19 al 30 Novembre 2018

Campus di Forlì, Teaching Hub (Viale Corridoni, 20 - Forlì)

Ingresso libero

Un progetto di Martino Lombezzi e Jorie Horsthuis. Nel 1993, l’ONU adottò la “Risoluzione 808” istituendo il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY) con il compito di perseguire i politici e i militari responsabili di atroci crimini di guerra, commessi durante la guerra dei Balcani. Nel 2017 il fotografo Martino Lombezzi e la giornalista Jorie Horsthuis sono entrati dietro le quinte del Tribunale per raccontare le storie di persone e luoghi che hanno aperto la strada alla giustizia internazionale.