Logo d'ateneo Unibo Magazine

L’architettura oggi, tra cambiamenti e nuove istanze

A Ravenna, un convegno per capire verso quali nuovi paradigmi si spinga la professione dell'architetto. Tra gli ospiti anche Mario Botta, architetto di fama internazionale, fondatore dell’accademia di Architettura della Svizzera Italiana a Mendrisio


La società ha ancora bisogno degli architetti?
E per progettare che cosa? La professione sta attualmente attraversando una conversione al pari del settore edile. Se l’obiettivo prossimo è zero consumo di suolo, qual è il campo economico ma anche sperimentale lasciato agli architetti? È questo il tema del convegno Architettura Oggi, in programma giovedì 22 e venerdì 23 novembre a Ravenna nel Seminario arcivescovile di piazza Duomo, che tenterà di approfondire il dibattito sulle condizioni della professione e del suo insegnamento in Europa e in Italia.

Gli studenti hanno raccolto questa trasformazione e le facoltà di architettura vivono un calo vertiginoso dei propri iscritti in tutta Italia, come mostrerà la relazione di Laura Milan de “Il giornale dell’architettura”, ospite della conferenza. Il cambiamento nella professione dell’architetto è però anche indotto da altri fattori, legati per esempio alle nuove cittadinanze, portatrici di nuove istanze abitative, nuovi usi e costumi. Dell’architetto si scopre allora un grande bisogno come figura di garanzia per un nuovo equilibrio sociale, come tendono a suggerire le ricerche recenti del sociologo Mario Abis che, già intervenuto al Congresso Nazionale degli Architetti a Roma, parteciperà alle giornate ravennati. L’architetto diventa allora il sostegno creativo al lavoro di molte figure della scena sociale e del terzo settore, secondo nuovi percorsi partecipativi che tendono a costruire la città dal basso, come mostra l’esperienza di TAMassociati, già curatori del Padiglione Italia alla Biennale 2016, e protagonisti di architetture d’eccellenza in contesti di estrema fragilità economica e sociale al fianco di Emergency.

Occorre però vedere se a questo cambio di paradigma sappiano preparare le scuole europee di progettazione. I corsi di studio a questo preposti sono al passo con i tempi, oppure perseguono un modello in parte superato? La domanda ovviamente non coinvolge solo gli studenti ma l’intera società, per il nuovo ruolo che dell’architetto si attende. Ilaria Becco, del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti sarà a Ravenna per fornire un quadro nazionale sulle iniziative in corso atte a garantire un aggiornamento della figura professionale. Tra gli ospiti di maggior rilievo della conferenza si distingue Mario Botta, architetto di fama internazionale, fondatore dell’accademia di Architettura della Svizzera Italiana a Mendrisio, tra le più autorevoli scuole di architettura europee.

L’appuntamento ravennate sarà così un luogo per capire verso quali nuovi paradigmi si spinga la professione e per vedere se le università spingono il cambiamento o piuttosto vi vanno faticosamente a traino. La conferenza rientra nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ Archisteam, coordinato dalla professoressa Arzu Gönenç Sorguç (METU - Middle East Technical University, Ankara, Turchia) e partecipato dall’Università di Aalborg (Danimarca) e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna con i professori Ernesto Antonini e Luigi Bartolomei.

La partecipazione all'evento è gratuita con registrazione online. Nell’ambito del convegno, giovedì 22 novembre nell’occasione di Santa Cecilia patrona della Musica, si terrà un concerto pubblico, alle 21, nella Basilica di San Vitale, aperta in notturna per l’occasione, grazie alla Cappella Musicale Agostiniana, diretta dal Maestro Roberto Cascio.

Architettura Oggi

dal 22 al 23 Novembre 2018

ore: 09:00

Seminario Arcivescovile di Ravenna, Sala don Minzoni (Piazza Duomo, 4 - Ravenna)

Ingresso libero previa iscrizione

L'evoluzione nel ruolo del progettista e nella didattica dell'Architettura

La società ha ancora bisogno degli architetti? E per progettare che cosa? La professione sta attualmente attraversando una conversione al pari del settore edile. Se l’obiettivo prossimo è zero consumo di suolo, quale è il campo economico ma anche sperimentale lasciato agli architetti? Un appuntamento per capire verso quali nuovi paradigmi si spinga la professione e per vedere se le università spingono il cambiamento o piuttosto vi vanno faticosamente a traino. Tra gli ospiti di maggior rilievo della conferenza si distingue Mario Botta, architetto di fama internazionale, fondatore dell’accademia di Architettura della Svizzera Italiana a Mendrisio, tra le più autorevoli scuole di architettura europee.