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L’impero bizantino rivive attraverso i volti dei suoi protagonisti

Un’esposizione digitale ripercorre, attraverso il linguaggio dell’arte, le multiformi vicende di una storia più che millenaria: è la tappa finale di BYZART, progetto europeo che ha messo a disposizione online più di centomila oggetti digitali ad alta definizione legati alla storia e alla cultura bizantina


Chiesa di Agios Nikolaos Kasnitzes, Kastoria, Grecia

Austeri imperatori e autorevoli vescovi, influenti patroni e potenti protettori: saranno loro i protagonisti di "The Silk and the Blood. Images of authority in Byzantine Art and Archaeology", un’esposizione digitale che, attraverso il linguaggio dell’arte, ripercorre le multiformi vicende che animano una storia più che millenaria: quella dell'impero bizantino.

La mostra sarà inaugurata venerdì 15 febbraio (ore 10,30) al Museo della Città di Bologna, nella Sala della Cultura (Palazzo Pepoli, via Castiglione, 8 – Bologna), in occasione del meeting conclusivo di BYZART – Byzantine Art and Archaeology on Europeana, progetto europeo coordinato dal Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna.

Chiesa di Hagia Sophia, Istanbul, Turchia


Il lavoro del gruppo di ricerca di BYZART ha permesso di mettere a disposizione online su Europeana, la biblioteca digitale europea, più di centomila oggetti digitali ad alta definizione. Tra questi ci sono anche numerose collezioni d’archivio fino ad oggi sostanzialmente inedite, che comprendono immagini digitali, contenuti audio e video, surveys e ricostruzioni 3D, tutte relative a diversi momenti e contesti della storia e della cultura bizantina.

Coordinato dalla professoressa Isabella Baldini del Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell'Università di Bologna, BYZART ha coinvolto inoltre studiosi in arrivo dalla Ionian University di Corfù, dalla Open University di Cipro, dall’Istituto di Storia dell’Arte dell’Accademia delle Scienze Bulgara, dall’Università Aristotele di Salonicco, dalla National Hellenic Research Foundation di Atene e dal Museo d’Arte della Città di Ravenna. Hanno inoltre collaborato al progetto: Scuola Archeologica Italiana di Atene; Fondazione Federico Zeri; HEIR (Historic Environment Image Resource) Project digital image archive of the Institute of Archaeology (University of Oxford); Bank of Cyprus Cultural Foundation; Byzantine Museum of Holy Bishopric of Tamasos and Oreinis; Cyprus Broadcasting Corporation; Department of Antiquities Republic of Cyprus; Leventis Municipal Museum of Nicosia Museum of the Holy Monastery of Kykkos; Press and Information Office Republic of Cyprus.