L’Università di Bologna al centro della Fisiologia europea per il joint meeting FEPS-SIF 2019

Da martedì 10 a venerdì 13 settembre l'Università di Bologna ospita il Congresso della Federazione delle Società Europee di Fisiologia (FEPS), che riunirà circa 600 fisiologi nelle aule del Complesso Belmeloro. L'evento - che si svolge per la prima volta in Italia - è un joint meeting tra la Federazione delle Società Europee di Fisiologia e la Società Italiana di Fisiologia (SIF), che celebra così i suoi 70 anni di attività.

La scelta dell’Università di Bologna come sede per questo importante appuntamento internazionale rende merito al ruolo che i fisiologi dell'Alma Mater hanno avuto nella storia della Fisiologia e delle Scienze biomediche in generale. Oggi la Fisiologia è presente in quattro dipartimenti - Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali (BIGEA), Scienze Biomediche e NeuroMotorie (DIBINEM), Farmacia e Biotecnologie (FABIT), Scienze per la Qualità della Vita (QUVI) - e coinvolge 28 docenti e ricercatori, con i quali collaborano almeno un centinaio di giovani tra dottorandi, assegnisti di ricerca e post-doc. Il comitato organizzativo dell'evento è coordinato da docenti dell'Università di Bologna che insegnano Fisiologia nell’ambito delle scienze ambientali (prof. Elena Fabbri), farmaceutiche e mediche (prof. Patrizia Fattori e prof. Roberto Amici), motorie e del benessere (prof. Giorgio Aicardi); numerosi altri fisiologi dell’Ateneo hanno inoltre partecipato attivamente.

Il congresso comprende 15 simposi scientifici sui temi della neurofisiologia, della fisiologia cardiovascolare, del muscolo e dell’esercizio fisico, della fisiologia cellulare, endocrina, renale e della respirazione. Sono previsti interventi di numerosi esperti di fama mondiale, tra cui il Presidente della American Physiological Society. Un ulteriore simposio è poi dedicato alla didattica innovativa, per approfondire il passaggio dalla didattica tradizionale a quella digitale: interverranno docenti con grande esperienza internazionale, tra cui Dee Silverthorn, autrice di uno dei libri di Fisiologia Umana più venduto nel mondo. Sempre in riferimento alla didattica, inoltre, verrà presentato un nuovo libro sulla Fisiologia della nutrizione che ha tra gli autori due docenti Unibo: Enzo Spisni e Alessandro Poli. Si aggiungono al programma anche quattro Worskhop con otto studiosi ciascuno, che affronteranno i temi della neurofisiologia integrativa, della fisiologia ambientale, della nutrizione e della riproduzione. Una sessione è inoltre dedicata ai giovani studiosi emergenti. Il congresso si completa infine con oltre 300 poster.

La conferenza plenaria di apertura, in programma per martedì 10 settembre, sarà tenuta da Jens Leipziger (Università di Aharus) sulla fisiologia renale. Mercoledì 11 settembre, in mattinata, si terrà la conferenza plenaria di Thomas Jepps (Università di Copenhagen) a cui Acta Physiologica, la rivista scientifica ufficiale della FEPS, ha assegnato il premio “Rising Star Award” come miglior giovane scienziato nell’ambito della Fisiologia europea. Nel pomeriggio parlerà invece Ole Kiehn (Università di Copenaghen e Istituto Karolinska di Stoccolma) sul tema dei circuiti spinali e cerebrali del controllo motorio. La conferenza plenaria del 12 settembre, intitolata al fisiologo Fabio Ruzzier prematuramente scomparso, sarà tenuta da David Eisner (Università di Manchester) sui temi della funzionalità cardiaca. Il congresso si chiuderà poi venerdì 13 con la conferenza plenaria di Egidio D’Angelo dell’Università di Pavia che tratterà dello Human Brain Project: un progetto scientifico finanziato dalla UE per la durata di 10 anni che unisce l’Informatica alle Neuroscienze mirando a realizzare, entro il 2023, una simulazione del funzionamento completo del cervello umano.