Dal 17 al 25 ottobre, si svolgerà la diciassettesima edizione della “Festa internazionale della Storia”, organizzata dal Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, dal Laboratorio Multidisciplinare di Ricerca Storica (LMRS) in collaborazione con associazioni, scuole e istituzioni.
La storia siamo noi. Cambiamo il mondo ma il mondo cambia noi, è il tema dell'edizione 2020 che, per ragioni mergenziali, si svolgerà quasi interamente online.
Convegni, tavole rotonde, conferenze, interviste, visite guidate virtuali saranno trasmesse in streaming, nel canale Youtube, pagina Facebook e sito della Festa della storia. Non si svolgerà, inoltre, il tradizionale Passamano per San Luca che sarà rinviato, insieme ai conferimenti dei prestigiosi premi “il portico d’oro-Jacques Le Goff” e “Novi cives: costruttori di cittadinanza” al 2021. La Festa si aprirà comunque ricordando le XVII edizioni del Passamano per San Luca, con una diretta tv.
Da diciassette anni la Festa propone la storia attraverso i diversi settori delle attività e delle espressioni umane – l’arte, la musica, la letteratura, il teatro, l’alimentazione, il lavoro, la moda, lo sport – coinvolgendo studiosi, insegnanti, studenti e cultori e mobilitando innumerevoli risorse e istituzioni culturali (biblioteche, musei, associazioni, scuole, università). Nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future.
La multiforme manifestazione a carattere nazionale e internazionale ha reso Bologna "capitale della Storia" mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo. Iniziativa che vanta diverse gemmazioni. Tra le grandi notività di quest’anno le “Feste” di Buenos Aires, Algeri e Civitavecchia. Oltre a confermarsi le edizioni di: Castel San Pietro Terme, Parma, Siviglia, Jaén, Murcia e Cahors.
Nelle sedici edizioni precedenti si sono tenuti oltre 3.700 eventi, le presenze sono state complessivamente oltre le 600.000, i soggetti attivi (tra relatori, interpreti, coristi, musicisti) sono stati 27.000. La qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti (tra cui, dal 2003, 5.862 studenti universitari e, dal 2002, 1.573 classi coinvolte) l’ingente quantità di presenze l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa.
La Festa nasce dalla collaborazione attiva di una rete di centinaia di soggetti, con l’obiettivo di conoscere, tutelare e valorizzare le radici e gli antecedenti del presente, affrontando gli argomenti più dibattuti ed attuali della storiografia, ma anche legati all’ambiente, all’economia, alle relazioni e alle comunicazioni. A riprova dell’ottima fama e dell’importanza della manifestazione il premio di Rappresentanza per il Premio Internazionale “il portico d’oro” intitolato a Jacques Le Goff, e il patrocinio di tutte le autorità e le istituzioni locali, tra cui la Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana, il Comune di Bologna.
Fin dall'inizio della storia, quando la specie umana comparve e cominciò a popolare il pianeta alla continua ricerca di nuove risorse per sopravvivere, ogni evento di qualsiasi durata e portata di cui fosse artefice o partecipe ha prodotto cambiamenti. Non a caso la storia è stata spesso definita come il cambiamento nel tempo in cui si alternano e si sommano persistenze e innovazioni, sviluppi e stasi, continuità e cesure in un insieme di dinamiche che si intrecciano in complessi processi evolutivi. I contesti naturali con le loro varianti climatiche e geoambientali con i loro eventi traumatici e distruttivi hanno contribuito a modellare queste trasformazioni, ma l'umanità ha impresso impronte sempre più profonde nei contesti naturali di cui è ospite tanto che al periodo della presenza umana sulla terra è stato attribuita la denomimazione di antropocene. Ogni persona ed ogni paesaggio sono esiti parziali di questa lungo sommarsi di trasformazioni indotte e subite la cui conoscenza è essenziale per cercare rinnovati equilibri e un'effettiva sostenibilità dei futuri sviluppi.
Maggiori informazioni e programma completo sul sito della Festa internazionale della Storia