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Disuguaglianze e demografia: un nuovo sguardo grazie ai big data

Il nuovo progetto ERC GENPOP applicherà metodi e tecniche innovative alle informazioni sulle genealogie, sulle caratteristiche genetiche e di microcensimento rilevate in Europa e negli Stati Uniti dal 1800 ad oggi, per capire quanto e come la popolazione è cambiata (anche a causa delle migrazioni)


Il professor Nicola Barban, alla guida del progetto ERC GENPOP

 

Quanto e come le disuguaglianze sociali sono legate ai cambiamenti demografici della popolazione? Quanto cambiano le famiglie nel corso delle generazioni? E qual è l’impatto a lungo termine dei fenomeni migratori sulla popolazione? Sono alcune delle domande a cui risponderà il nuovo progetto GENPOP, finanziato dallo European Research Council (ERC) e guidato da Nicola Barban, professore al Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati" dell’Università di Bologna.

GENPOP (Genes, genealogies and the evolution of demigraphic change and social inequality) ricostruirà e indagherà i processi demografici in Europa e negli Stati Uniti dal 1800 ad oggi: un periodo di radicali cambiamenti nell’organizzazione sociale e nella composizione della popolazione. “Se si vogliono pianificare e attuare delle politiche efficaci di contrasto alle disuguaglianze è indispensabile comprendere chiaramente i processi demografici”, spiega il professor Barban. “Lo faremo utilizzando nuove metodologie di analisi dei big data, che ci permetteranno di ricostruire dinamiche di trasformazione della popolazione sul lungo periodo all’interno delle reti familiari”.


Gli studi che comunemente analizzano le trasformazioni della popolazione si focalizzano infatti su dati ed elementi legati al contesto attuale, perdendo così la visione di lungo periodo dei cambiamenti demografici. Ma la disponibilità in rete di un gran numero di dati sulle genealogie, sulle caratteristiche genetiche e di microcensimento permettono ora di ricostruire con uno sguardo più ampio le trasformazioni della popolazione attraverso le reti familiari.

“L’elaborazione di questi dati con metodi e tecniche innovative ci permetterà di osservare in modo nuovo l’evoluzione della fertilità e della mortalità nel corso dei secoli e di evidenziare caratteristiche comuni nelle trasformazioni delle famiglie attraverso le generazioni”, dice ancora Barban. “Inoltre, i big data sulle genealogie e di microcensimento disponibili ci permetteranno di mettere in luce gli effetti sul lungo periodo delle migrazioni in Europa e negli Stati Uniti”.

Il progetto GENPOP promette insomma non solo di offrire nuovi strumenti di ricerca per le scienze sociali, ma di fornire anche informazioni utili e aggiornate per comprendere e contrastare le disuguaglianze sociali su ampia scala.