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Ad una docente Unibo il Premio ElSohly della American Chemical Society

È la prima volta che il prestigioso riconoscimento viene conferito ad un'accademica europea: premiato il lavoro di ricerca nello sviluppo di nuove e affidabili metodiche riguardanti l’analisi chimica di cannabis e prodotti derivati

La professoressa Laura Mercolini, docente presso il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie (FaBiT) e responsabile del Gruppo di Ricerca di Analisi Farmaco-Tossicologica (PTA Lab) dell’Università di Bologna, è stata premiata all'ultima edizione degli ElSohly Award, prestigioso riconoscimento assegnato dalla Cannabis Chemistry Subdivision della American Chemical Society, una delle più grandi associazioni di chimici al mondo, oltre che la più nota e prestigiosa. È la prima volta che il premio viene conferito ad una studiosa dell'accademia europea e la prima volta che viene assegnato ad un'italiana che opera nel contesto italiano.

Gli ElSohly Award sono il primo ed unico riconoscimento internazionale nel settore della chimica della cannabis, istituito dalla Cannabis Chemistry Subdivision per rendere onore a Mahmoud A. ElSohly, eminente esperto del settore e professore di Pharmaceutics and Drug Delivery alla University of Mississippi (USA). Obiettivo della Cannabis Chemistry Subdivision è stimolare e garantire una base di alta professionalità, rigore e integrità scientifica alla comunità che si interessa di ricerca sulla cannabis e prodotti derivati.

“Questo premio mi onora”, dice Laura Mercolini. “Mi occupo di innovazione nel campo dell’analisi, e la mia ricerca in questo settore si focalizza sullo sviluppo di strategie innovative per l’analisi di cannabinoidi ed altre sostanze psicoattive in campioni biologici e non biologici, oltre che di tecnologie avanzate per il campionamento, l’estrazione ed il pretrattamento”.

Assieme alla professoressa Mercolini, hanno ricevuto il premio Avinash Dalmia (PerkinElmer), Jerry King (CFS Consulting LLC) e Matt Weschler (Peak City CBD), tutti rappresentanti del mondo industriale e produttivo. "Questo riconoscimento evidenzia l’importanza della ricerca accademica nelle innovazioni riguardanti i saggi sulla cannabis”, continua Mercolini. "Sono contenta in particolare di aver portato il contributo dell’Università di Bologna, di un’accademia europea e italiana, all’interno di questa iniziativa dell’American Chemical Society”.
Grazie al riconoscimento ottenuto, la professoressa Mercolini sarà anche invited speaker al prossimo Spring National Meeting dell’American Chemical Society, occasione in cui presenterà i risultati più recenti della propria attività di ricerca sulla cannabis.

“Come sempre, la ricerca scientifica è un delicato e complesso lavoro di squadra”, conclude Mercolini. “Voglio quindi assolutamente condividere questo premio con i colleghi del Gruppo di ricerca di Analisi Farmaco-Tossicologica: assieme stiamo portando avanti ricerche che ci appassionano, ci incuriosiscono e forniscono risultati significativi anche in termini di innovazione tecnologica e sostenibilità”. Tra questi figurano Michele Protti, ricercatore del FaBiT, Roberto Mandrioli, professore associato al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, oltre ai dottorandi di ricerca Camilla Marasca (presso il FaBiT e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova) e Marco Cirrincione (presso il FaBiT e il plesso di Imola dell'Alma Mater).