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Al via un nuovo Dottorato in Scienze e Tecnologie Aerospaziali

Cosa hanno a comune Medici e Ingegneri Aerospaziali? Quali sono le caratteristiche e gli obiettivi dell’ultimo dottorato nato in casa Unibo? Se ne parla nel corso di un seminario online

Per celebrare l’inizio delle attività del nuovo Dottorato in Scienze e Tecnologie Aerospaziali (DAST), si svolgerà martedì 15 dicembre, alle 15, un seminario online dal titolo: Electro-Fluid Mechanics of the Heart.

Ultimo nato tra i vari dottorati dell’Alma Mater, il DAST ha lo scopo di formare Ingegneri e Fisici nei diversi settori caratteristici dell’Ingegneria Aerospaziale, quali l’aerodinamica e la fluidodinamica, i sistemi, i materiali e le strutture, la meccanica del volo atmosferico e spaziale, la propulsione.

Nato da una iniziativa del prof. Paolo Tortora, il corso di dottorato è coordinato dal prof. Alessandro Talamelli in collaborazione con il prof. Dario Modenini, completando il ciclo formativo offerto dal Campus di Forlì, poiché si unisce alle due lauree Magistrali in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Aerospaziale.

Da sempre Medici e Ingegneri Aerospaziali hanno collaborato a stretto contatto. Si pensi ad esempio allo studio delle reazioni del corpo umano quando coinvolto in missioni spaziali. Numerose tecnologie e materiali nati per applicazioni aerospaziali sono stati utilizzati in campo medico, sia nel campo della diagnostica che in quello delle protesi. Durante il seminario, il prof. Verzicco mostrerà, quindi, come alcune tecniche messe a punto per descrivere il comportamento del fluido intorno ad ala possano essere applicate allo studio del sistema circolatorio e in particolare del cuore.

Queste tecnologie sono state ad esempio di fondamentale importanza nella progettazione di valvole cardiache. Il corso sarà diviso in due parti. Una prima parte introduttiva è mirata ad illustrare i meccanismi fondamentali alla base del funzionamento del cuore, una pompa in grado di battere per circa 40 milioni di volte all’anno con una potenza inferiore ad 8 Watt. Nella seconda parte, maggiormente dedicata agli specialisti, saranno introdotti e analizzati i modelli fisico-matematici e i metodi computazionali necessari per simulare un sistema così complesso