Si svolgerà giovedì 30 gennaio, alle 10, presso la sede di AUSER (Corso Ubaldo Comandini, 7 - Cesena), l'evento del progetto di Service Learning, attivato dal Laboratorio di Psicologia di Comunità delDipartimento di Psicologia del Campus di Cesena, giunto alla sua quarta edizione.
Oltre cinquanta studenti dei corsi di Laurea Magistrale di Psicologia Clinica e della Laurea Magistrale in Psicologia Scolastica e di Comunita, quest’anno, hanno avuto l’opportunità di far parte di una sperimentazione di eccellenza all’interno dell’offerta formativa Unibo resa possibile da una forte collaborazione tra l’Università e le organizzazioni del territorio.
Durante l’evento ci sarà, quindi, l'occasione di capire che cosa vuol dire in concreto fare un progetto di Service Learning, interagendo con gli studenti e i tutor delle organizzazioni del territorio che risponderanno alle curiosità dei cittadini e di chiunque voglia scoprire le opportunità del progetto.
La Prof.ssa Cinzia Albanesi, che coordina lo staff del Laboratorio di Psicologia di Comunità dell’Università di Bologna che lavora al progetto di Service Learning, ha dichiarato: “Abbiamo invitato le scuole, le organizzazioni di volontariato e le cooperative sociali della città e delle zone limitrofe perché potrebbe essere l’occasione giusta per capire se questo progetto fa al caso loro e avviare nuove collaborazioni con l’Università. Ci interessa ampliare la rete dei nostri partner e portare l’Università, e il suo potenziale di ricerca e innovazione là dove serve. A marzo, partirà un laboratorio di Service Learning aperto a tutti gli studenti e le studentesse del campus di Cesena, e quest’estate gli studenti Unibo potranno fare un’esperienza di Service-Learning di tipo residenziale. Grazie alla collaborazione con il GAL L’Altra Romagna, avviata nell’ambito del progetto Erasmus+ “Rural 3.0, stiamo infatti costruendo progetti con le comunità di Sarsina, Santa Sofia e Riolo Terme, che hanno mostrato molto interesse per la possibilità di ragionare insieme all’Università sui bisogni delle comunità locali e sulle risposte che è possibile dare, in un’ottica di collaborazione”.